E' morto il lupo Navarre, era stato trovato ferito e sembrava prossimo alla “liberazione”

A nulla è valso il tempestivo ricovero in una struttura del Centro Recupero Fauna Selvatica di Monte Adone

Lupo Navarre
Lupo Navarre

E' improvvisamente morto il lupo Navarre. Proprio quando sembrava sempre più vicino l’obiettivo di restituirlo alla vita selvatica, condiviso dai numerosissimi fan che tifavano per il suo ritorno alla libertà, la sua storia ha avuto un epilogo inaspettato.
Nonostante l'apparente miglioramento delle sue condizioni, e il recupero sia comportamentale che fisico rilevato dalle telecamere che lo monitoravano giorno e notte nel nuovo spazio appositamente realizzato per lui nel Centro Recupero Fauna Selvatica a Monte Adone di Brento, alcuni giorni fa Navarre ha avuto un improvviso malessere.
A nulla è valso il tempestivo ricovero in una struttura del Centro dove due veterinari dello staff lo hanno immediatamente soccorso. In pochissime ore le sue condizioni si sono rapidamente aggravate nonostante le terapie intensive e la lunga rianimazione cardio-polmonare. Sono ancora in corso le indagini necroscopiche per chiarire la causa dell'inatteso decesso, che ha lasciato sorpresi e increduli tutti quanti hanno collaborato al suo salvataggio e alle successive cure.
Il giovane lupo fu estratto ferito dalle acque gelide del Limentra (in località Mulino dei Sassi, Camugnano), lo scorso gennaio, in stato di ipotermia e apparentemente privo di vita, e fu salvato dall'intervento della Polizia provinciale insieme agli operatori del Centro Recupero Fauna Selvatica di Monte Adone.
Colpito da 35 pallini di piombo e con gli arti posteriori semiparalizzati, grazie alle cure dei volontari e degli specialisti, il lupo maschio di 5 anni aveva riacquistato gradualmente coordinazione e sicurezza nei movimenti, seppure ancora insufficienti per il rilascio in natura.
Il 25 aprile Navarre era infine stato trasferito nel nuovo vasto ambiente appositamente realizzato dal Centro di Monte Adone, dove viveva in condizioni simili a quelle naturali, con un’area boschiva, una di prato, un rifugio con rocce naturali e una zona di abbeveramento.
Proprio qui, le telecamere che lo monitoravano continuativamente ne avevano rilevato l'apparente recupero. Dopo poco, però, è sopravvenuto l'improvviso decesso.

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Centro Recupero Fauna Selvatica di Monte Adone

 
 
Data ultimo aggiornamento: 22-05-2012
 
 
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