Crisi economica, nasce il Cantiere per il contrasto alla vulnerabilità sociale

Azioni di sostegno per le persone in difficoltà

Banconote di euro - Archivio Provincia di Bologna

La Provincia ha creato il "Cantiere per il contrasto alla vulnerabilità sociale", un luogo di governance che riunisce soggetti pubblici e privati che operano nell'ambito del welfare (sindaci, Ausl, terzo settore, associazioni imprenditoriali, sindacati, fondazioni bancarie, camera di commercio), in cui coniugare gli interventi verso la povertà conclamata con azioni per il riconoscimento precoce e il contrasto ai processi di impoverimento. L'idea di dar vita al Cantiere su base provinciale è nata per intervenire sugli effetti della "crisi" dal punto di vista economico, sociale e culturale.

Dopo diversi mesi di monitoraggio e analisi della situazione (anche attraverso focus group - vedi documenti allegati) si è insediata in questi giorni la cabina di regia del Cantiere. Nel primo incontro, che si è svolto mercoledì 30 giugno, sono emerse diverse proposte di lavoro:

  1. messa a sistema di tutte le azioni per rispondere all'emergenza vulnerabilità dei cittadini e dare risposta alle esigenze di base delle persone: il cibo e la casa (aiuto a non perdere la casa, blocco degli sfratti, contributi per affitti e bollette...).
    Attenzione particolare sarà data anche al tema dei minori: si registra un aumento delle conflittualità familiari e delle situazioni a rischio, aumentano anche le richieste da parte delle famiglie per sconti e/o esenzioni per rette, libri e trasporti scolastici per permettere a tutti i minori di crescere in serenità.
  2. Azioni di medio periodo: lavorare sul tema della riconversione del personale in esubero, individuare nuovi settori di sviluppo sui quali far confluire anche le risorse della formazione professionale.


Alcuni dati
Il 2009 è stato un anno di fortissima crisi per la provincia di Bologna: le ore di CIG (Cassa integrazione guadagni) aumentano di 5 volte rispetto al 2008 (anno in cui peraltro si erano già manifestati i primi fenomeni recessivi). Così come aumentano le procedure per la concessione di ammortizzatori sociali ordinari e il numero di lavoratori coinvolti; per quello che riguarda gli ammortizzatori in deroga, poi, la provincia di Bologna risulta la prima in regione per numero di imprese interessate e di lavoratori coinvolti.
A livello sub-territoriale, la crisi del 2009 ha inciso fortemente nei comuni della pianura orientale e centrale (bacini dei CIP - centri per l'impiego- di Minerbio e di S. Giovanni in Persiceto), e ha accelerato situazioni di difficoltà già esistenti nei comuni della montagna (bacino del CIP di Porretta), dell'imolese e della bazzanese (bacino del CIP di Zola). Ovunque si registrano aumenti consistenti nel numero degli iscritti ai CIP, con particolare rilevanza proprio nei territori sopra citati, dove si segnalano forti incrementi anche per quello che riguarda i lavoratori in mobilità. La fascia di popolazione attiva più colpita dall'espulsione dal mercato del lavoro risulta essere quella fra i 35 ed i 54 anni.
Rispetto al 2008 cala il numero degli avviamenti (-13,5%).

Dalle prime analisi relative al 1° quadrimestre 2010, la situazione di estrema difficoltà evidenziata nel 2009 viene riconfermata e in qualche modo approfondita.


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Data ultimo aggiornamento: 01-07-2010
 
 
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