Cresce la cassa integrazione anche nel bolognese

I primi dati 2009 sugli effetti della crisi nel nostro territorio

Operaio - Archivio Provincia di Bologna
L'aumento generalizzato del ricorso alla cassa integrazione non risparmia la provincia di Bologna. Se ne è parlato mercoledì 20 gennaio durante una conferenza stampa degli assessori provinciali Anna Pariani e Graziano Prantoni per presentare il forum "Lo sviluppo economico ai tempi della crisi" (22-23 gennaio a Sasso Marconi e Calderara di Reno).

Nel corso del 2009 (dati Inps) il totale di ore autorizzate di cassa integrazione ordinaria (cigo) è stato di circa 12 milioni. In particolare, sfiorano i 10 milioni le ore degli operai, superano di poco i 2 milioni quelle degli impiegati. Per quanto riguarda la cassa integrazione straordinaria (cigs), il monte ore è di oltre 3,7 milioni, in netta crescita nel corso dell'anno: se a gennaio erano circa 64.000, a dicembre sono diventate 846.120.
Significativi anche i dati relativi ai 7 Centri per l'impiego della Provincia che nel 2009 hanno visto 336 unità produttive interessate alle procedure di ammortizzatori sociali ordinari (erano state solo 129 nel 2008). Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali in deroga le richieste da evadere, a livello provinciale, sono 632 e 1.591 sono quelle autorizzate e riguardano soprattutto il comparto metalmeccanico.
Questa situazione trova conferma anche nei dati del tavolo di crisi della Provincia: nato principalmente per prevenire e limitare i casi di aziende per le quali si rende necessario l'uso di ammortizzatori sociali, registra un trend di netta crescita delle imprese monitorate. Il loro numero, infatti, dal 2008 in rapido aumento, nel 2009 è più che raddoppiato. Sono aziende del settore manifatturiero, in particolare, più del 50% sono metalmeccaniche, e il 17% è costituito da imprese che lavorano la carta. L'area più interessata è la prima cintura bolognese. E non stupisce che nell'80% dei casi si tratti di piccole e medie imprese.
Per l'assessore alle Attività produttive Graziano Prantoni il dato preoccupante "sono i numeri della cig straordinari (che quasi sempre precede mobilità e licenziamento) e l'esplosione dei contratti di solidarietà".

Oltre al problema del sostegno al reddito, esiste quello della ricollocazione dei lavoratori: la Provincia stanzierà per il 2010 circa 10 milioni di euro che saranno utilizzati in formazione, per facilitare l'accesso dei giovani al mondo del lavoro, per sostenere le attività dei Centri per l'impiego.
L'assessore provinciale alla Formazione e Lavoro Anna Pariani ha assicurato che "i fondi per formare i lavoratori non mancano".


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Data ultimo aggiornamento: 21-01-2010
 
 
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