Una preoccupazione molto diffusa per la qualità dell’aria e la percezione che questa abbia conseguenze negative sulla salute. A fronte di ciò, però, solo un terzo delle persone adotta misure per proteggersi dall’inquinamento mentre c’è una larga fascia che sarebbe disposta a cambiare le proprie abitudini a fronte di incentivi o se fosse sicura dell’utilità di questi comportamenti.
E’ quanto emerge dal questionario online sulla qualità dell'aria diffuso tra i cittadini bolognesi la scorsa estate, nell'ambito del Laboratorio Aria, il percorso partecipativo di comunicazione ambientale coordinato dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana in partnership con Comune di Bologna, Città metropolitana di Bologna, Università di Bologna, Arpae Emilia-Romagna, Ausl Bologna e Regione Emilia-Romagna.
L'indagine, pubblicata sulla piattaforma SurveyMonkey dall’11 giugno al 13 luglio 2018, aveva lo scopo di rilevare la percezione della qualità dell'aria da parte dei cittadini bolognesi e di coloro che frequentano la città per lavoro o tempo libero. Sono stati quasi 2.000 i cittadini che hanno risposto, molto eterogenei per età, in prevalenza donne (54,9%) e in larga maggioranza lavoratori (circa l’80%).
In particolare, i giovani risultano essere meno informati e interessati mentre le donne hanno una valutazione peggiore della qualità dell’aria, ne percepiscono maggiormente gli effetti sulla salute, presentano maggior propensione a mutare comportamenti nei giorni di aria più inquinata, adottano comportamenti più ecologici. In generale, le persone più informate sono quelle più disponibili a cambiare i propri comportamenti.
Emerge inoltre una richiesta di informazione semplificata e sistematica sullo stato della qualità dell’aria, principalmente attraverso strumenti web (APP e Siti dedicati).
La seguente infografica racconta sinteticamente i risultati emersi.