Da lunedì 27 aprile, per effetto del nuovo decreto del 26 aprile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, potranno ripartire le imprese e i distretti del settore manifatturiero la cui attività sia rivolta prevalentemente all’export e le aziende del comparto costruzioni per i soli cantieri di opere pubbliche su dissesto idrogeologico, edilizia scolastica, edilizia residenziale pubblica e penitenziaria. Lo potranno fare solo se in condizioni di rispettare i protocolli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, firmati dal Governo e da tutte le parti sociali sui due settori il 24 aprile, inviando una comunicazione ai Prefetti.
Sempre dal 27 aprile l'ordinanza della Regione Emilia-Romagna del 24 aprile, permette la vendita di cibo da asporto (take away) da parte degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e da parte di attività artigianali (ad esempio rosticcerie, friggitorie, gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio), ma solo dietro ordinazione online o telefonica e quindi in maniera contingentata, per evitare assembramenti fuori e la presenza di non più di un cliente dentro il locale. Negli esercizi attrezzati, il ritiro potrà avvenire anche dall’auto. L’ordinazione non potrà in alcun modo essere consumata sul posto. La stessa ordinanza regionale stabilisce la cessazione di tutte le misure ulteriormente restrittive a Medicina, Ganzanigo e in tutto il territorio regionale, Via libera anche alle attività di toelettatura degli animali da compagnia.
Il DPCM del 26 aprile stabilisce inoltre le nuove misure per la cosiddetta "fase 2" valide a partire dal 4 maggio (spostamenti, attività commerciali, trasporti...). In particolare saranno consentiti gli spostamenti non solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute ma anche per incontrare congiunti (ma solo all’interno della stessa regione) purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie. Ci saranno inoltre novità per l’accesso a parchi e giardini pubblici (no assembramenti e distanza di un metro) e per le attività motorie all’aria aperta
Fino al 3 maggio restano invece in vigore le misure del decreto del 10 aprile, le misure restrittive sin qui adottate per il contenimento dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, a eccezione di quanto previsto dal DPCM 26 aprile all'articolo 2, commi 7, 9 e 11, che si applicano dal 27 aprile 2020.
Di seguito le limitazioni sullo SPOSTAMENTO DELLE PERSONE in vigore fino al 3 maggio:
Confermate sempre fino al 3 maggio le seguenti misure:
Ecco in sintesi cosa è chiuso e cosa aperto.
COSA È CHIUSO
Rimangono inoltre in vigore le seguenti misure
COSA È APERTO
(Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro e il rispetto delle norme igienico-sanitarie)
Il Dpcm del 10 aprile conferma tutte le misure ulteriormente restrittive rispetto a quelle valide per l’intero territorio nazionale adottate fino ad ora nella nostra regione per contenere la diffusione del Coronavirus.
Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, con ordinanza del 22 aprile (che va ad integrare le misure previste con ordinanza dell'11 aprile) consente: la ripresa dell'attività in orti urbani e comunali ma solo nel comune di residenza, la vendita di prodotti florovivaistici (come semi, piante, fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti…) negli esercizi commerciali al dettaglio.
Il Comune di Bologna ha stabilito le modalità operative per disciplinare l’accesso nelle aree ortive comunali, qui tutti i dettagli.
La stessa ordinanza regionale del 22 aprile riallinea le misure restrittive previste per il capoluogo di Medicina e la frazione di Galzanigo al resto del territorio regionale: dal 27 aprile, riapriranno infatti banche e uffici postali, mentre già dal 23 aprile le aziende, ora sospese, potranno far accedere ai propri locali i dipendenti o il personale esterno per attività di vigilanza, manutenzione, sanificazione o gestione dei pagamenti, oppure spedire merci giacenti in magazzino o ricevere beni e forniture, in ognuno di questi previa autorizzazione del Prefetto.
Con l’avvicinarsi di due festività nazionali – 25 aprile e 1^ maggio – nelle quali tutte le attività di vendita saranno chiuse (a eccezione di farmacie, parafarmacie, edicole e distributori di carburante), si è decisa la riapertura dei supermercati la domenica, per evitare un’eccessiva affluenza negli altri giorni feriali. Il nuovo atto regionale prevede infatti che nelle giornate festive e prefestive all’interno dei centri commerciali e delle medie e grandi strutture è consentita la vendita limitatamente a farmacie, parafarmacie, edicole, tabacchi e punti vendita di generi alimentari, di prodotti per l’igiene personale, la pulizia e l’igiene della casa, gli articoli di cartoleria, le sole attività alle quali può essere consentito l’accesso. Attenzione: la prima domenica di apertura sarà il 19 aprile, visto che fino a lunedì 13 resta in vigore l’ordinanza che prevede la sospensione.
LAVORO AGILE
Il Dpcm 10 aprile conferma le precedenti indicazioni indica per le Pubbliche Amministrazioni – oltre a promuovere la fruizione di ferie e congedo ordinario dei dipendenti e fatte salve le attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza - assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente e individuano le attività indifferibili da rendere in presenza.
Per le attività produttive e professionali si raccomanda che:
- sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza;
- siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
- siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione;
- assumano protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale;
- siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali;
- per le sole attività produttive si raccomanda che siano limitati al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e contingentato l’accesso agli spazi comuni.
Per tutte le attività non sospese si invita al massimo utilizzo delle modalità di lavoro agile.
Misure igienico sanitarie (allegato 4 del Dpcm 10 aprile):
Sanzioni previste
Come recita il Decreto Legge del 25 marzo “Salvo che il fatto costituisca reato, il mancato rispetto delle misure di contenimento (articolo 1, comma 2, individuate e applicate con i provvedimenti adottati ai sensi dell'articolo 2, comma 1, ovvero dell'articolo 3), è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 400 a 3.000. Se il mancato rispetto delle misure avviene mediante l'utilizzo di un veicolo le sanzioni sono aumentate fino a un terzo.
L’ordinanza della Regione dell'8 marzo stabilisce inoltre, a partire dal 10 marzo:
- sospensione dell’attività dei centri diurni e dei centri sociooccupazionali per disabili in tutta l’Emilia-Romagna incentivando dove possibile percorsi di domiciliarità;
- è invece in vigore da mercoledì 11 marzo l'obbligo per taxisti e autisti di mezzi a noleggio con conducente di indossare mascherina e guanti, e la raccomandazione di eseguire con regolarità sanificazioni del veicolo.
ALLEGATI
Modulo per gli spostamenti (aggiornato al 26 marzo)
Ordinanza Ministro della Salute 3 aprile
Modifiche al Dpcm 22 marzo (26 marzo)
Ordinanza Ministro della Saltue 22 marzo
Decreto Ministero della Salute 20 marzo
Ordinanza Regione Emilia-Romagna 30 aprile
Ordinanza Regione Emilia-Romagna 24 aprile
Ordinanza Regione Emilia-Romagna 22 aprile
Ordinanza Regione Emilia-Romagna 11 aprile
Ordinanza Regione Emilia-Romagna 4 aprile
Ordinanza Regione Emilia-Romagna 25 marzo
Ordinanza Regione Emilia-Romagna 21 marzo
Ordinanza Regione Emilia-Romagna 18 marzo
Ordinanza Regione Emilia-Romagna 16 marzo
Ordinanza Regione Emilia-Romagna 14 marzo
Ordinanza Regione Emilia-Romagna 10 marzo
Ordinanza Regione Emilia-Romagna 9 marzo
Ordinanza Regione Emilia-Romagna 8 marzo
Le raccomandazioni per contenere il contagio
Parere Istituto Superiore Sanità su lavaggio strade
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