Controlli a tappeto sui redditi di tutti gli assegnatari di alloggi pubblici

Obiettivo: garantire più equità, trasparenza ed efficienza delle politiche abitative

Edilizia popolare - Archivio Provincia di Bologna

La Provincia di Bologna, il Comune di Bologna, l’ACER e i Comuni dell’area metropolitana hanno avviato un’attività sistematica di verifica delle condizioni reddituali delle famiglie che abitano negli alloggi pubblici.
Grazie alla collaborazione con l’Agenzia delle Entrate si è giunti, per la prima volta, a incrociare le dichiarazioni dei redditi di tutti i nuclei familiari che abitano negli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica con le autocertificazioni fornite dalle stesse famiglie per la verifica dei requisiti di godimento dell’alloggio e per la determinazione del canone d’affitto, dal 2009 al 2011.

 

Non più controlli a campione dunque, ma un controllo a tappeto sugli oltre 15.000 alloggi gestiti da ACER nei comuni bolognesi. In una fase economica in cui la crisi morde ancora e i bilanci pubblici sono in grave affanno, le azioni messe in campo sono orientate a garantire il rispetto della legalità nella fruizione di risorse pubbliche, una maggiore efficienza delle politiche abitative oggi disponibili, e una maggiore equità nei confronti di tutti i cittadini: non solo degli utenti dell’Edilizia Residenziale Pubblica, ma anche degli altri cittadini che tramite la fiscalità locale contribuiscono alla realizzazione dei servizi pubblici - compreso quello abitativo – ai quali va data garanzia di un uso ottimale e trasparente delle risorse pubbliche.

Questi controlli sistematici sui redditi dichiarati dagli assegnatari degli alloggi Erp, che si aggiungono a quelli che ordinariamente ACER svolge, sono orientati ad assicurare il servizio abitativo pubblico, nei termini stabiliti dalla Legge, solo a chi ne ha diritto e ad escludere la possibilità di un “uso improprio” del patrimonio abitativo, sanzionando quindi chi ha deliberatamente fornito dichiarazioni mendaci.
Dai primi incroci svolti in tutti i comuni bolognesi (circa 15.000 famiglie assegnatarie) per gli anni fiscali  2007, 2008 e 2009, sono emerse mediamente per ciascun anno 2.300 dichiarazioni non conformi alle autocertificazioni. Poco meno di un terzo di questi assegnatari risulta avere dichiarazioni non conformi per tutti i tre anni fiscali considerati.
Le discrepanze osservate sono molto variabili: dalle poche decine di Euro fino a decine di migliaia di Euro, condizioni che potrebbero determinare il rilascio dell’alloggio abitato per la perdita dei requisiti richiesti, e il ricalcolo del canone con il recupero di tutte le somme dovute.
Dai prossimi giorni verranno inviate le prime convocazioni alle famiglie che risultano avere dichiarazioni dei redditi non conformi alle autocertificazioni, perché si presentino presso gli uffici di ACER per produrre eventuali memorie e/o documentazioni a chiarimento.
A conclusione del procedimento di verifica, se si ravviseranno gli elementi previsti dalle norme in materia, ogni fascicolo verrà inviato alla Procura della Repubblica per gli opportuni accertamenti.

 

Con il sistematico accertamento a tappeto dei redditi ci si prefigge l’obiettivo di  scoraggiare quanti ritengono di poter godere impropriamente di benefici non dovuti, ristabilendo un principio di legalità, equità e trasparenza. Gli alloggi che saranno rilasciati da coloro che non hanno più i requisiti per abitarli ed i canoni che si recupereranno da destinare agli interventi di ripristino degli alloggi sfitti, andranno a beneficio di quanti sono in  graduatoria e attendono l’assegnazione di un alloggio di edilizia pubblica.

 

 
 
Data ultimo aggiornamento: 18-07-2012
 
 
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