Centro Enea del Brasimone: nasce il polo scientifico e tecnologico internazionale, previsti fino a 100 milioni di investimenti

Il Protocollo d'intesa è stato firmato il 15 gennaio 2019 da Regione Emilia-Romagna, Toscana ed Enea

Il Centro Enea del Brasimone
 

E' stato firmato, in forma ufficiale, martedì 15 gennaio il Protocollo d'intesa per il rilancio del Centro Enea del Brasimone, che diventerà un polo scientifico e tecnologico di rilievo internazionale, in grado di attrarre da tutto il mondo sia attività di ricerca, che personale altamente specializzato. Gli investimenti in tecnologie avanzate potrebbero arrivare a circa 100 milioni di euro nel periodo 2018-2025, con un sensibile aumento di nuovi posti di lavoro sia all’interno della struttura Enea (almeno un centinaio nel breve periodo) che nell’indotto dell’area. Il progetto contribuirà in maniera decisiva allo sviluppo del territorio.
Il Protocollo di intesa è stato siglato tra Regione Emilia-Romagna, Regione Toscana ed Enea e pone le basi per sostenere il rilancio e la valorizzazione del sito nell'area metropolitana di Bologna.
La firma è stata preceduta da una tavola rotonda sulle nuove prospettive di integrazione tra le attività del Centro e il territorio, a cui hanno partecipato il sindaco di Prato e presidente Anci Toscana, Matteo Biffoni, l’assessore regionale alle Attività produttive dell’Emilia-Romagna, Palma Costi, Massimo Gnudi consigliere delegato alle Politiche per l'Appennino bolognese della Città metropolitana di Bologna, il sindaco di Camugnano, Marco Masinara, il sindaco di Castiglione dei Pepoli, Maurizio Fabbri, e il sindaco di Vernio, Giovanni Morganti. I lavori sono stati coordinati da Aldo Pizzuto, direttore del Dipartimento fusione e tecnologie per la sicurezza nucleare dell’Enea.

 

Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha commentato: "Puntavamo a raggiungere tutti gli obiettivi possibili per valorizzare e rilanciare il Centro del Brasimone, soprattutto per incrementare sviluppo e occupazione. Dunque, una firma, quella di oggi, che, grazie anche alla disponibilità di Enea, rappresenta un passaggio fondamentale nella direzione della valorizzazione del territorio, partendo dalla centralità dell’infrastruttura per assicurare nuove opportunità di crescita e prospettive certe a quest’area della nostra montagna".
"Dopo l’assegnazione al Centro Enea di Frascati dell’infrastruttura di ricerca sulla fusione Dtt ha detto il sindaco metropolitano Virginio Merola - abbiamo evitato la strada dei ricorsi e ci siamo rimboccati le maniche lavorando in questi mesi insieme, Città metropolitana, Comuni e Regione, per ottenere questi importanti progetti che ora porteranno risorse e occupazione sul nostro territorio metropolitano. È un segnale importante per l'Appennino perché un progetto internazionale di ricerca come questo può creare un positivo effetto domino per l’intero comparto produttivo".

 
 
Data di pubblicazione: 16-01-2019
Data ultimo aggiornamento: 17-01-2019
 
 
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