Approvato il Bilancio di previsione 2011

Rispettata la scadenza del 31 dicembre

Banconote - Archivio Provincia di Bologna

Lunedì 20 dicembre il Consiglio provinciale ha approvato il Bilancio di previsione 2011 che ammonta a 154.248.187 euro.
La Giunta ha scelto di rispettare la scadenza del 31 dicembre nonostante la Conferenza Stato Città Autonomie Locali abbia prorogato il termine al 31 marzo 2011. Si tratta di una scelta operata al fine di escludere l'esercizio provvisorio, evitando di sottoporre a rallentamenti e intralci la gestione ordinaria, conferendole invece la necessaria continuità nel rispetto di un principio di efficienza e corretta amministrazione.


Il Bilancio 2011 risente inevitabilmente della crisi economica che sta ormai da tempo attanagliando anche il territorio provinciale, soprattutto in ragione della natura dei tributi da cui la Provincia riceve il proprio sostentamento, che dipendendono direttamente dall'andamento del mercato dell'auto (Imposta di trascrizione, RCA) e dell'economia locale (addizionale ENEL). Basti pensare che le fonti di entrata tributaria proprie si sono contratte per il 2011 a 84,8 milioni di euro (contro gli 86,7 del 2009 e i 92,4 del 2007).

Questo fenomeno ha indotto la Provincia di Bologna ad assumere la decisione di compensare il calo fisiologico di entrate estendendo il canone per i passi carrai (Cosap) agli accessi privati sulle strade provinciali, con il preciso obiettivo di rendere sostenibile l'esercizio delle funzioni prioritarie assegnate alla Provincia (manutenzione strade e interventi sull'edilizia scolastica), anche a fronte della riduzione degli altri trasferimenti.
Al tempo stesso, è stato necessario intervenire sulla spesa corrente riducendo rispetto al consuntivo 2009 del 10,7% i costi per servizi (utenze, indennità per gli amministratori, spese di rappresentanza) e del 9,4% le spese sul personale, voce sulla quale hanno pesantemente influito gli effetti dell'applicazione del Decreto Brunetta che comporta la riduzione in valore assoluto e percentuale delle spese correnti in materia di personale, nonché il blocco della contrattazione collettiva.

Buona parte del risparmio ottenuto è stato destinato alla costituzione di un fondo per la svalutazione crediti (a copertura del rischio derivante dalla mancata riscossione delle sanzioni da violazione del codice della strada), per l'integrazione del fondo di riserva e per il fondo ammortamenti.
La manovra finanziaria approvata coerentemente con gli indirizzi di Bilancio assunti dal Consiglio per il 2011, non ricorrerà all'assunzione di debito. La spesa in conto capitale vede notevolmente ridotte le voci relative al finanziamento delle opere: 7,7 milioni di euro rispetto ai 98,7 del 2010, anno nel quale su questa voce erano però previsti 84 milioni per interventi straordinari (52 di trasferimenti per la "Nuova Bazzanese" e 32 per alienazione di immobili di proprietà).
Saranno però disponibili i proventi dell'alienazione del complesso dell'ex Maternità di cui si è concretizzata da pochi giorni l'aggiudicazione provvisoria a seguito di gara pubblica, il ricavo di 17 milioni di euro sarà oggetto di una apposita variazione di bilancio nei primi mesi del 2011.

Altro fenomeno ugualmente positivo che sarà oggetto di variazione di bilancio riguarda la riduzione da 5 milioni previsti inizialmente a 122 mila euro dell'importo che la Provincia dovrà restituire allo Stato. La decisione è stata presa dal Ministero dell'Interno il 9 dicembre scorso attraverso il decreto che approva i tagli della manovra estiva (DL 78/10) in considerazione del fatto che la Provincia di Bologna non riceve più trasferimenti statali.

Mentre il ricavato della vendita della ex Maternità andrà a finanziare opere, il risparmio derivante dalla riduzione dell'importo di contribuzione alla manovra Tremonti non potrà essere destinato tout court a spesa corrente, ma dovrà essere accantonato per far fronte all'inasprimento delle regole del Patto di stabilità, che, per la Provincia di Bologna, prefigura un peggioramento dell'obiettivo 2011 da 5 a 8,5 milioni di euro.


Il documento ha ottenuto 21 voti a favore (Pd, Idv, Fds, Pagnetti-Gruppo Misto) e 13 contrari (Pdl, Fli, Lega, Udc, Tartarini-Gruppo Misto).


Collegati alla delibera del Bilancio sono stati presentati tre ordini del giorno: due proposti da Pd, Idv, Fds e Pagnetti del Gruppo Misto approvati (stessa votazione della delibera) e uno, respinto, firmato dai consiglieri del Pdl.
Il primo odg invita tra l'altro la Giunta a riverificare la programmazione degli obiettivi, secondo priorità che saranno indicate da un confronto con il territorio; ad aprire una riflessione sulle risorse umane e sugli incarichi, per verificare l'appropriatezza dell'attuale pianta organica e la possibilità di procedere con nuove assunzioni; ad avere particolare attenzione alla programmazione degli interventi per le nuove strade (con specifico riguardo alla Trasversale di Pianura, al Nodo di Rastignano e al Nodo di Casalecchio) e alla messa in sicurezza delle strade (specie quelle di attraversamento dei centri abitati); ad attuare gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione degli Istituti scolastici (con una particolare attenzione allo Scappi di Castel San Pietro Terme e agli altri edifici scolastici dove siano individuate condizioni di necessità. Infine la maggioranza chiede di istituire un tavolo di confronto tra Nuovo Circondario Imolese e Provincia per procedere al rinnovo delle intese; ad uniformare le politiche agricole sull'intero ambito Circondariale assegnando la relativa delega al Nuovo Circondario anche per i territori dei Comuni non compresi nella disciolta Comunità Montana.
Nell'altro documento approvato la maggioranza invita la Giunta a "predisporre una tempestiva variazione al bilancio entro il 15 febbraio 2011 che tenga conto delle mutate condizioni economico finanziarie assicurando un adeguato dibattito un'analisi nelle competenti commissioni consiliari".
Il documento proposto dal Pdl (respinto dall'Aula) considera la manovra finanziaria "largamente deficitaria in quanto si limita a tagli in quasi tutti i settori senza capacità decisionali o innovative quale la soppressione di trasferimenti inutili". I consiglieri del Pdl sottolineano inoltre di seguire con "notevole apprensione la situazione del personale dell'Ente, particolarmente penalizzato da errate scelte, anche passate, quali lo sforamento volontario del Patto di stabilità avvenuto nel 2007 e la troppa alta percentuale di dirigenti in rapporto ai restanti lavoratori".


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Data ultimo aggiornamento: 22-12-2010
 
 
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