Aperta la stagione per i quasi 6mila cacciatori della provincia

Decadute alcune limitazioni legate all’epidemia di aviaria

Fagiano

Dopo la pre-apertura del 1 settembre, limitata alla caccia da appostamento alla selvaggina migratoria, domenica 15 settembre 2013 si è aperta ufficialmente la stagione di caccia nelle forme più tradizionali: quella alla fauna stanziale (in particolare lepri, fagiani, pernici rosse, starne) e quella alle specie migratorie consentite dal calendario venatorio regionale (tra cui colombacci, folaghe, porciglioni, codoni, pavoncelle, cesene, tordi bottaccio, tordi sassello).
Sono 5.737 gli appassionati bolognesi che, a tutt'oggi, hanno ritirato il tesserino venatorio, oltre 400 in meno rispetto al medesimo periodo dell'anno scorso, confermando il trend negativo della categoria di questi ultimi anni. Nella provincia di Bologna ai cacciatori bolognesi si aggiungeranno comunque quasi 3.000 iscritti agli ATC (ambiti territoriali di caccia) provenienti da altre regioni e province.

 

Dal 25 settembre sono decadute in gran parte del territorio provinciale alcune limitazioni dovute all'epidemia di aviaria.
E' di nuovo possibile movimentare e utilizzare gli uccelli da richiamo per l'attività venatoria appartenenti ai gruppi degli Anseriformi (come anatre e germano reale) e dei Caradriformi (ad esempio pavoncelle). Gli esemplari utilizzati ai fini venatori come richiami devono comunque essere identificati e registrati presso la Provincia in cui sono detenuti.
Rimangono in atto i divieti di movimentazione e di utilizzo nelle “zone di protezione e sorveglianza”, ossia:

- comune di Mordano, intero territorio;
- comune di Imola, intero territorio;
- comune di Medicina, intero territorio;
- comune di Castelguelfo, intero territorio;
- comune di Crevalcore, parte a Nord di via Provanone e a Est di Via Provane (SP9).
Non è possibile spostare animali attualmente custoditi nelle zone sopra elencate per utilizzarli come richiami in altre zone.


Come sempre la stagione venatoria parte in maniera soft, nei primi 15 giorni l'attività è infatti limitata a giornate fisse (il giovedì e la domenica) e solo al mattino, dall'alba sino alle ore 13. Al pomeriggio, e fino al tramonto, la caccia è riservata ai falconieri, vale a dire coloro che al posto del fucile utilizzano falchi addestrati (nella provincia di Bologna sono in 7). Da ottobre sarà invece possibile usufruire di tre giornate settimanali a scelta e si potrà cacciare per l'intera giornata, dall'alba al tramonto.
Sono previsti limiti ben precisi sul numero di animali che è possibile abbattere da parte di ciascun cacciatore e a seconda delle specie. Per le lepri, ad esempio, anche quest'anno negli ATC bolognesi ogni appassionato potrà abbattere nell'arco dell'intera stagione solo 7 esemplari, invece dei 10 tradizionali e consentiti dal calendario regionale.

Il bilancio della prima giornata della Polizia provinciale
Non si sono verificati incidenti di rilievo nella giornata di apertura della caccia alla selvaggina stanziale, ma purtroppo si è verificato il decesso per cause naturali di un cacciatore non residente nel territorio provinciale, per il quale sono intervenuti i carabinieri.
Le 13 pattuglie della Polizia Provinciale con 31 persone tra ufficiali ed agenti - coadiuvati da 43 Guardie Volontarie - nella consueta attività di vigilanza del territorio hanno registrato la presenza di 881 cacciatori ed hanno contestato 11 verbali amministrativi e una notizia di reato in materia di armi.
I carnieri hanno visto la cattura prevalente di fagiani (104), lepri (97) e germani reali (63).

 

Link interni

 

Caccia e pesca

 

Polizia provinciale

 

 

 
 
Data ultimo aggiornamento: 27-09-2013
 
 
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