“RE.SIS.TO.” Resistenza Sismica Totale

Nuovo metodo per la valutazione della vulnerabilità sismica degli edifici

Legenda dei colori - Metodo RE.SIS.TO.

Come verificare lo stato della sicurezza sismica degli edifici e definire le priorità degli interventi? Sono quesiti che si pongono con urgenza considerando la pericolosità sismica che caratterizza il territorio italiano. La complessità delle valutazioni e l'impegno economico richiesto non sempre rendono agevole tale compito. E' quindi necessaria l’adozione di metodi “speditivi”, che permettano la realizzazione di indagini conoscitive in grado di definire le priorità degli interventi e delle indagini approfondite.

Dal 2009 la Provincia di Bologna, in collaborazione con il CIRI-Edilizia e Costruzioni dell’Università di Bologna, ha sviluppato una serie di attività che hanno consentito di mettere a punto una Procedura speditiva per la valutazione di Vulnerabilità sismica degli edifici strategici per le finalità della Protezione Civile sugli immobili in gestione alla Provincia di Bologna: in particolare sono state interessate tutte le scuole di 2° grado superiore, la sede della Provincia, alcune sedi distaccate dei Vigili del Fuoco e alcune Caserme dei Carabinieri.
I dati raccolti, nonché i risultati conseguiti nel corso delle valutazioni di vulnerabilità sismica, costituiscono una sorta di “Carta di identità strutturale” rappresentativa della consistenza e dello stato di ciascun edificio con l’indicazione degli interventi che, nel corso della vita utile, si sono succeduti nel tempo.

 

Come funziona RE.SIS.TO. (“Resistenza sismica totale”)

 

La metodologia proposta conduce alla definizione di un’accelerazione al suolo di collasso PGAc, dove PGA è la Peak ground acceleration, cioè la misura della massima accelerazione del suolo indotta dal terremoto che registra l'intensità di un terremoto in una singola area geografica.
L’accelerazione di collasso determinata mediante formule con carattere statistico è ritenuta come una stima del valore effettivo dell’edificio.
Il passaggio dallo schema teorico di calcolo alle condizioni reali dell’edificio, caratterizzato da possibili criticità strutturali, avviene facendo uso di considerazioni meccaniche adeguate e semplificate, a partire dai parametri contenuti nelle schede di Vulnerabilità sismica di II livello elaborate dal CNR-GNDT (Gruppo nazionale per la difesa dai terremoti).
A questi dati vengono aggiunte altre valutazioni di carattere locale, come la geometria degli stessi elementi strutturali e le criticità rilevate nel corso dei sopralluoghi.
Si ottiene così una “immagine” della vulnerabilità sismica per ogni edificio e la successiva classificazione RE.SIS.TO. (“Resistenza sismica totale”), che assegna delle classi qualitative da I a V (mediante scala cromatica dal rosso al verde) per ogni corpo di fabbrica, in funzione dei parametri tecnici suddetti e degli elementi strutturali vulnerabili riscontrati durante i sopralluoghi.

I corpi di fabbrica risultati in Classe V RE.SIS.TO (colore rosso) avranno la priorità su tutti gli altri e saranno pertanto il punto di partenza per eseguire le Verifiche Sismiche previste dall’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 3274/2003 e gli interventi di riparazione locale e/o miglioramento sismico ai fini della messa in sicurezza per assicurare, in caso di evento sismico, la funzione di salvaguardia della vita.

 

Il metodo RE.SIS.TO è stato presentato al Saie, il Salone internazionale dell'edilizia in corso a Bologna.

 

Link interno

 

RE.SIS.TO. 

 
 
Data ultimo aggiornamento: 19-10-2012
 
 
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

Iscriviti alla newsletter settimanale "Bologna metropolitana" 

 Il tuo indirizzo email viene utilizzato unicamente per permettere l'invio della  newsletter della Città metropolitana di Bologna. Puoi disiscriverti in  qualsiasi momento usando il link incluso in ogni email.  Privacy