Mi duole disilludere il Consigliere Delegato che riporta come una vittoria il voto di benevola astensione che ho dato in Consiglio Metropolitano, procedendo con un voto disgiunto dal collega del mio stesso gruppo.
Ho sottolineato, in Consiglio, che buona parte delle cifre arrivate dalla Regione Emilia Romagna e dalla Protezione civile per la manutenzione di tratti viari della Città metropolitana, cosiddette strade provinciali, dissestati o deterioriati sono stati nulla di più che la dovuta ed obbligatoria risposta dell'Ente a cittadini e Sindaci che, più volte, avevano, anche tramite i Consiglieri di opposizione, portato le istanze a Palazzo Malvezzi.
Se per un atto dovuto, ed in alcuni casi con imbarazzante ritardo poiché alcune opere aspettano da tempo di essere eseguite, la maggioranza che governa l'Ente pensa di meritare il plauso dell'intera comunità, temo debba davvero rivedere la sua posizione di governo.
Il fatto che siano stati stanziati fondi per la rete viaria da parte dello Stato è anch'esso un elemento che non genera alcuna necessità di congratulazioni poiché temo si stia dimenticando, volutamente, che le Città metropolitane sono, di fatto, Enti con scarsi fondi e contributrici dirette dello Stato attraverso quota parte delle tassazioni, quindi i versamenti dello Stato affinché le Città metropolitane, cosi come costituite e fortemente volute dal Governo Renzi, possano garantire quelli che sono servizi essenziali, sono il minimo sindacale possibile.
Condivido il favore verso questa manovra da parte dei miei colleghi Consiglieri in Comuni dell'Appennino che, finalmente, vedono risorse riversate a lenire problemi del comparto territoriale ma non posso condividere l'auto applauso che la maggioranza fa a se stessa per aver fatto il proprio dovere: rispondere, con fatti, alla comunità.