Medicina: 20mila € per l'aggiornamento dello studio sulla ferrovia

 


È importante prevedere soluzioni complementari per il breve e il lungo periodo in una logica metropolitana

 

L'ultima seduta della Commissione consigliare di studio sulla Ferrovia Budrio–Medicina–Massa Lombarda si è tenuta a fine aprile presso la Sala Consiliare del Comune di Medicina.

All'incontro, oltre ai Consiglieri componenti la Commissione, sono intervenuti: l'Ing. Alessandro Delpiano (Coordinatore del PUMS della Città Metropolitana di Bologna), l'Ing. Donato Nigro (Dirigente del Servizio Trasporti della Città Metropolitana), l'Arch. Alessandro Meggiato (Dirigente del Servizio Trasporto Pubblico e Mobilità sostenibile della Regione Emilia-Romagna) e l'Ing. Stefano Ciurnelli (consulente del PUMS della Città Metropolitana).

 

Ai lavori hanno partecipato anche i Comuni di Massa Lombarda, con l'Assessore Laura Avveduti e Castel San Pietro Terme con l'Assessore Tomas Cenni.

 

In questi mesi numerosi altri Enti hanno confermato il loro interesse all'argomento e saranno aggiornati sugli sviluppi della Commissione.

 

Ogni anno a livello regionale vengono stanziati circa 450 milioni di euro per il trasporto pubblico su ferro e gomma, di cui circa 150 milioni dedicati alla sola rete ferroviaria.

 

Il dirigente regionale Arch. Meggiato, ha evidenziato come «la Regione stia investendo moltissimo sulla sicurezza ferroviaria, sulle linee e sui nuovi treni, migliorando trasporto passeggeri e merci. Dal punto di vista tecnico ed economico il trasporto su ferro richiede forti investimenti e per essere sostenibile deve garantire un'alta densità d'utilizzo. Per rendere l'idea, una tratta di 25 km di linea costerebbe oltre 130 milioni di euro. Al contrario il sistema di trasporto pubblico su gomma ha costi molto minori, sia per le infrastrutture che per la gestione; inoltre è un servizio più flessibile e capillare. I vari servizi non sono alternativi».

 

Concordano con la Regione anche i referenti della Città Metropolitana di Bologna. «Non c'è un mezzo migliore dell'altro, il treno non è meglio della gomma. La soluzione è una migliore integrazione dei diversi servizi su tutta la Città Metropolitana. Circa un anno e mezzo fa i Sindaci Metropolitani hanno deciso per la prima volta a favore del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), affrontando il problema della mobilità insieme al Comune di Bologna e unendo le due visioni prima separate, del traffico a livello provinciale e del traffico urbano. Questo è fondamentale perché nella Città di Bologna circolano quotidianamente circa 600.000 autoveicoli di cui la metà provenienti da fuori comune. Sui circa 2.700.000 spostamenti per mobilità calcolati, il 59% avvengono con l’auto, percentuale che sale nei Comuni della seconda cintura. Nei prossimi anni la Città Metropolitana punterà sulla mobilità sostenibile grazie a un'integrazione inedita su scala provinciale di Servizio Ferroviario Metropolitano, Tram urbano di Bologna e Bus extraurbani».

 

L’Ing. Ciurnelli, consulente della Città metropolitana per il PUMS, spiega come si stia puntando all’aumento della frequenza dei treni negli orari di punta, fino a 7 minuti, con pause minori anche sulle linee dei bus extraurbani. «Più Bus, più Treni e più integrazione. Obiettivo del PUMS è anche incrementare l’uso dei percorsi pedonali e ciclabili, specie nella Città di Bologna. Il PUMS si propone pertanto un cambio importante nel sistema della mobilità di Bologna e dell’area circostante, con ripercussioni anche regionali. Medicina potrebbe guardare con interesse alla linea Imola–Castel San Pietro–Bologna che arriverà ad avere un treno ogni quarto d’ora, ma anche alla linea ferroviaria che passa da Castenaso. Il vecchio sedime è un elemento che va considerato con attenzione per il futuro».

 

I Consiglieri comunali intervenuti sottolineano come Medicina sia un territorio da cui si ci sposta molto per lavoro, ma anche snodo della mobilità verso Bologna e verso il mare. Viene chiesto quindi l'aggiornamento dello studio di fattibilità per il ripristino della ferrovia realizzato nel 2003, soprattutto al fine di preservare il tracciato del sedime.

 

Per l'Assessore Montanari «devono essere integrati i due percorsi come riportato anche all'interno del Piano Strategico Locale di Medicina. Guardando al futuro serve l'aggiornamento dello studio per valorizzare e tutelare l'ex sedime ferroviario, ma contemporaneamente vanno individuate soluzioni a breve e medio termine da inserire nel PUMS della Città Metropolitana al fine di migliorare la mobilità a favore dei nostri cittadini. Altro punto su cui ci aspettiamo risposte dal PUMS è l'introduzione dell'integrazione tariffaria tra tutti i servizi di trasporto a livello metropolitano».

 

Proprio per perseguire questi obiettivi il Comune di Medicina ha deciso di stanziare circa 20 mila euro per l'aggiornamento dello studio sulla ferrovia e in accordo con Regione e Città metropolitana punterà a far ricomprendere tale approfondimento locale all'interno della versione definitiva del PUMS.

 

 

 

Fonte: Segreteria del Sindaco Comune di Medicina
e-mail: segreteria@comune.medicina.bo.it

 

 

 

Data di pubblicazione: 21-05-2018