Alto Reno, accordo per il passaggio di tutti i 184 lavoratori della Demm alla nuova società

 

È stato sottoscritto il 10 luglio al ministero dello Sviluppo economico l’accordo che conferma il passaggio di tutti i 184 lavoratori dell’azienda Demm, storica azienda di ingranaggi dell’appennino bolognese, in amministrazione straordinaria dal 2015 alla nuova proprietà. L'accordo firmato da impresa e organizzazioni sindacali sarà ora sottoposto al voto dei lavoratori. “Siamo di fronte a una svolta - dice il presidente della Regione, Stefano Bonaccini -. Questa è una tappa importante in primo luogo per i lavoratori e il territorio, dopo una lunga battaglia condotta insieme da sindacati e istituzioni locali, nella quale come Regione abbiamo premuto fin dall’inizio per la ricerca di un nuovo soggetto industriale, oltre al sostegno necessario ai lavoratori e alle lavoratrici della Demm. La continuità produttiva e la garanza dei posti di lavoro erano e restano obiettivi vitali per una realtà fondamentale del nostro Appennino. E adesso la Regione intende continuare a fare la sua parte per il rilancio dell’azienda: noi, infatti, di fronte a un serio e credibile piano industriale ci siamo e ci saremo con tutti gli strumenti a nostra disposizione, così come abbiamo sempre fatto sinora”. A tal proposito il Consigliere metropolitano con delega allo Sviluppo economico e alle Politiche per l’Appennino Massimo Gnudi dichiara: “Lo sforzo di questi ultimi anni è stato importante, la situazione che ha portato Demm a vivere una delle più importanti crisi che ha colpito il nostro Appennino si è protratta colpendo duramente i lavoratori e le loro famiglie. Auspico che l’Accordo di oggi sia l’inizio di una nuova fase per il rilancio di Demm. L’Appennino ha bisogno dì realtà forti e vive che garantiscano certezze e stabilità e l’auspicio è che l’investitore industriale che ha deciso di puntare su Demm sia in grado di dare prospettive serie e attuare un piano industriale credibile. Le Istituzioni sono presenti e, come fatto in questi anni, daranno tutto il supporto e l’accompagnamento possibile per l’avvio della fase di rilancio. Anche la vice sindaco con delega alle Attività produttive del Comune di Alto Reno Terme Elena Gaggioli esprime soddisfazione e sollievo: “Un esito che non era scontato e che ha visto un impegno molto forte di tutte le istituzioni. Alla vertenza Demm abbiamo sempre dedicato - insieme al sindaco Nanni - attenzione e lavoro, consapevoli dell’importanza di questo sito produttivo. Oggi siamo felici di essere riusciti - di concerto con le istituzioni e le organizzazioni sindacali - a salvaguardare tutti le lavoratrici e i lavoratori coinvolti. Il ringraziamento più grande va a loro, che con senso di appartenenza e spirito di sacrificio hanno sorretto l’azienda in questi anni difficili e si sono accollati i sacrifici necessari a raggiungere l’accordo. Il nostro compito non è tuttavia terminato: se le assemblee aziendali ratificheranno l’accordo ci aspetta un importante lavoro di controllo rispetto al piano industriale e agli investimenti dello stabilimento, necessari a mettere definitivamente in sicurezza l’azienda e gli operai”. L'assessore regionale Palma Costi, presente a Roma, ha affermato: "Abbiamo restituito un futuro all'azienda, grazie all'impegno di Regione, Comune e Città metropolitana e al senso di responsabilità di lavoratori e sindacati. Ora subito un piano industriale e nuovi investimenti". 
“Ci aspettiamo investimenti in grado di ammodernare la struttura- prosegue Costi- ma soprattutto un piano che faccia perno su innovazione e ricerca, unici veri strumenti di rilancio. A fronte di un piano industriale che abbia una prospettiva produttiva e occupazionale e di progetti di sviluppo, la Regione farà la sua parte grazie agli strumenti già in nostro possesso, a partire dalla legge 14 sull’attrattività di investimenti, o attraverso accordi per l’innovazione del ministero dello Sviluppo economico, in analogia a quanto già fatto per altre imprese. Così come forniremo ai lavoratori e al nuovo Gruppo i gli strumenti necessari in materia di formazione a supporto dei processi di cambiamento che un passaggio di proprietà inevitabilmente presenta”.

 

Fonte:

Ufficio stampa Città metropolitana e Regione Emilia-Romagna

 

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