Comunicato stampa

SmartBo, nasce la rete bolognese per lo sviluppo sostenibile del territorio promossa da Comune e Città metropolitana di Bologna

 
 

36 organizzazioni, pubbliche e private hanno siglato l’accordo per trasformare il Tavolo SmartBo nella prima Rete territoriale per la promozione del lavoro agile
Comunicato stampa congiunto Comune e Città metropolitana di Bologna

 

È stato siglato ieri, in occasione dell’incontro “Città sostenibili e inclusive”, l’accordo che dà ufficialmente vita alla Rete SmartBo, il tavolo territoriale nato 3 anni fa in occasione della Giornata del lavoro agile di Bologna. Un'esperienza di hub territoriale, uno dei pochi in Italia, per promuovere a livello locale i nuovi modi di lavorare nella convinzione che possano costituire una leva potente per il benessere delle persone ma anche per la produttività, l'innovazione delle organizzazioni e per lo sviluppo sostenibile del territorio e della comunità.

Nel 2019 circa 20 organizzazioni decisero di rispondere all’appello del Comune di Bologna e della Città metropolitana e, con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa, con il sostegno del Dipartimento Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, avviarono un esperimento territoriale orientato ai principi di sostenibilità dell’Agenda ONU 2030.

In 3 anni e in 13 incontri il tavolo ha realizzato, grazie al supporto di Variazioni Srl, due indagini territoriali indirizzate a circa 8mila lavoratori e lavoratrici e una terza invece rivolta ai vertici delle organizzazioni, per mappare le policy e gli orientamenti sui nuovi modi lavorare. Sono stati inoltre attivati diversi sottogruppi tematici di lavoro e supportate le organizzazioni nel fronteggiare insieme l’emergenza sanitaria, nell’applicazione delle normative emergenziali e con momenti formativi che hanno coinvolto 1350 lavoratori e lavoratrici, di cui 250 manager e quadri.

La firma dell’accordo territoriale ufficializza la nascita di una vera e propria rete orientata alla partecipazione, alla collaborazione e alla sperimentazione. SmartBo è innanzitutto un luogo di condivisione, di policy, esperienze, percorsi formativi, best practice tra organizzazioni diverse, di scambio con altri hub territoriali regionali e nazionali oltre che, in prospettiva, anche strumento di employer branding per imprese private e organizzazioni pubbliche. Al centro dell’agire in rete si pone l’attenzione ai servizi di prossimità e agli impatti ambientali e sociali dei nuovi modi di lavorare, sempre più attuali in un contesto di emergenza climatica e di crisi energetica.

Nel futuro SmartBo potrà essere impiegato come strumento di pianificazione strategica territoriale:

  • per contribuire alla realizzazione, a livello locale, degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030
  • per la misurazione e l’analisi degli impatti dei nuovi modi di lavorare (sull’ambiente, la mobilità, l’inclusione, la conciliazione vita-lavoro, ecc)


L’incontro è stato anche l’occasione per presentare l’esperienza di SmartBo ad altre realtà italiane e confrontarsi con i “Territori Agili” come la Provincia Autonoma di Trento, il Comune di Milano, di Torino, e di Sarroch in Sardegna.

"Questo incontro è stato un momento importante nel percorso di lavoro del tavolo SmartBo, che vorremmo diventasse una vera e propria Rete fatta di aziende e organizzazioni pubbliche e private, come strumento per contribuire a una programmazione sostenibile del territorio, con un ruolo centrale anche nel progetto che punta alla neutralità climatica di Bologna entro il 2030", è il commento dell'assessora al Bilancio Roberta Li Calzi.

"SmartBo è una rete importante e innovativa: adesso vogliamo valorizzarla anche sul livello metropolitano e farla dialogare con le altre reti fra imprese e istituzioni presenti sul territorio – sottolinea Sergio Lo Giudice, Capo di gabinetto metropolitano e delegato al Lavoro -. Il sistema Bologna è questo: mettere la relazione fra istituzioni, società civile, imprese e lavoratori al servizio del bene comune. SmartBo è un tassello importante di questo quadro".

Le 36 organizzazioni firmatarie dell’accordo:

  • Comune di Bologna,
  • Città Metropolitana di Bologna,
  • AEPI Industrie S.r.l.,
  • Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.a.,
  • Alma Mater Studiorum Università degli Studi di Bologna,
  • Associazione Italiana per la Direzione Del Personale (AIDP) Emilia Romagna,
  • Associazione Nazionale Forense (ANF),
  • Associazione Specialisti Sistemi Informativi (ASSI),
  • Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Policlinico S.Orsola-Malpighi,
  • Azienda pubblica di servizi alla persona (ASP) Città di Bologna,
  • Azienda USL di Bologna,
  • Bologna Fiere S.p.a.,
  • Camst Soc. Coop ar.l.,
  • Centro Agroalimentare di Bologna (CAAB) S.p.a.,
  • CIDA Emilia Romagna - Confederazione italiana dei dirigenti e delle alte professionalità, Confcooperative Bologna,
  • Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa (CNA) Bologna,
  • Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR),
  • Consorzio Nazionale Servizi (CNS) Soc. Coop.,
  • Coop Alleanza 3.0 Soc. Coop.,
  • Emil Banca – Credito Cooperativo – Soc. Coop.,
  • Federmanager Bologna - Ravenna,
  • Fondazione Asphi Onlus,
  • Fondazione Hub del Territorio,
  • Gruppo Hera,
  • H2H CLEANING,
  • H2H FACILITY SOLUTIONS,
  • InnovaCoop,
  • Legacoop Bologna,
  • Manageritalia Emilia Romagna,
  • Manpower Talent Solution Company,
  • Centro Servizi Rieducatore Sportivo,
  • PRAXI S.p.A,
  • Rekeep S.p.a.,
  • Sara Cirone Group S.r.l. Società Benefit,
  • SCS Azioninnova S.p.a.,
  • Srm Reti e Mobilità S.r.l.,
  • Trasporto Passeggeri Emilia Romagna (TPER) S.p.a.
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 29-09-2022