“Bologna – Firenze, andata e ritorno”. Il report del convegno del 14 marzo a Loiano

Il convegno, i tavoli tematici, la rassegna stampa e video. On line tutti i materiali

Foto: Appennino bolognese - Archivio Città metropolitana
 

Al centro del convegno “Bologna – Firenze, andata e ritorno”, realizzato lo scorso 14 marzo a Palazzo Loup con la partecipazione di circa 250 persone, sono state le prospettive future del Protocollo d’Intesa tra le Città metropolitane di Bologna e Firenze. Lo scorso 6 novembre le due Città avevano siglato un patto per fare fronte comune su temi come cultura e turismo, pianificazione strategica e sostenibilità, sviluppo economico e innovazione urbana. Il convegno di Loiano ha preso le mosse da quel documento, in realtà l’ultimo di una serie di atti che sanciscono la collaborazione e una co-progettazione fra le due città e i territori circostanti, proponendosi come un primo momento per mettere a punto le strategie.
Obiettivo del convegno è stato sperimentare una fruttuosa collaborazione su vari fronti fra le due Città metropolitane, così vicine per tanti aspetti, ma ancora poco coinvolte in una cooperazione vera. L’Appennino diviene oggi punto di partenza fondamentale per la nascita di una collaborazione, come ha sottolineato il sindaco fiorentino Nardella. Lo stesso vicesindaco metropolitano di Bologna, Tinti, ha evidenziato che gli investimenti vanno ora realizzati non soltanto sui due capoluoghi, ma sui territori diffusi, al fine di rendere le due Città due porte di accesso rapide e funzionali.
Gli interventi dei tanti relatori (qui il programma) hanno rilevato come la barriera di un tempo ora diventa un’opportunità. La strategia da molti delineata prevede l’avanzamento di un’integrazione territoriale che tenga conto di: promozione del territorio e del turismo, infrastrutture e trasporti, sostenibilità e innovazione. D’altra parte, a Bologna e Firenze esiste una summa del made in Italy: motori, moda, cultura, enogastronomia e paesaggio. Cinque fattori che raccontano l’Italia nel mondo e che bisogna valorizzare attraverso un progetto integrato di promozione del territorio.
Al contempo, è fondamentale agire sui trasporti per rafforzare sia l’alta velocità fra Toscana ed Emilia Romagna, sia la viabilità interna, sviluppando una vera mobilità tra le due città. Inoltre, per quanto riguarda la sostenibilità e l’innovazione, Firenze e Bologna sono già molto avanzate, essendo state le prime due città a mettere in atto i Piani Strategici.
La prospettiva riguardante la dimensione metropolitana e i territori diffusi deve valere anche sotto il profilo turistico, che deve diventare un’esperienza di vita all’italiana a 360 gradi. Come rimarcato da Francesco Palumbo, Direttore Generale MIBACT, il turismo è oggi uno tra i settori dell’economia italiana maggiormente in crescita, ed è necessario ideare nuovi prodotti turistici che trasformino il turista da visitatore passivo in cittadino temporaneo, allargando il ventaglio di destinazioni dei flussi turistici a nuovi prodotti e al resto del patrimonio diffuso sul territorio italiano. Da questo punto di vista, ognuna delle due Città metropolitane è una porta di accesso a nuovi territori, e possono promuovere un’esperienza di visita più lenta e più poli-direzionale per puntare su un’offerta turistica mirata, che promuova sempre più un territorio che ha tutte le carte in regola per entrare in circuiti nazionali e internazionali.
Come hanno infatti sottolineato gli assessori dei Comuni capoluogo Anna Paola Concia e Matteo Lepore, si auspica un “fidanzamento” fra Bologna e Firenze, che connetta le due città, rendendole competitive sul mercato globale. Considerato che il pubblico, sia italiano che straniero, apprezza il turismo lento, sostenibile, responsabile, si punta a costruire qualcosa di nuovo che potenzi le eccellenze e le peculiarità delle città, sì da promuovere l’economia dei territori che il turismo si porta dietro. Percorsi come la Via degli dei, la Via della Lana e della Seta, così come la Transappenninica testimoniano perfettamente il gemellaggio fra le due città, oltre a raccontare un modello di manutenzione e salvaguardia del territorio.

La sessione pomeridiana del convegno si è articolata attraverso il confronto in Tavoli tematici, quale prima occasione di riflessione volta a creare le condizioni per lo sviluppo integrato e una comune promozione di Bologna e Firenze. Il lavoro nei tavoli ha previsto due fasi:
a) interventi iniziali tesi a fornire spunti di riflessioni da diverse prospettive, e da sviluppare in termini più operativi nei tavoli;
b) un confronto tra i partecipanti a partire dalla seguente domanda: “Come possiamo incominciare ad implementare il protocollo d'intesa?”
Obiettivo di questa fase era, più nello specifico, raccogliere e condividere criticità, opportunità e linee di priorità del protocollo d’intesa. Gli esiti dei singoli Tavoli sono consultabili qui:

La giornata ha dunque rappresentato un momento conoscitivo tra rappresentanti istituzionali, amministratori e diversi portatori di interesse delle due Città metropolitane, nonchè una prima indagine di sfondo per individuare progetti e peculiarità dei due territori. Nel comunicarvi che ci rivedremo presto nell’area metropolitana fiorentina per la seconda puntata, vi informiamo che si stanno costituendo i gruppi di lavoro operativi sulla base delle linee di azioni individuate dai tavoli tematici.


Link: Photogallery

Link: Rassegna stampa e video

 
 
Data di pubblicazione: inserire data
Data ultimo aggiornamento: 23-04-2018
 
 
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