Inquinamento dell'aria e salute, diverse le azioni in campo per migliorare la qualità dell'aria che respiriamo

Dall'indagine telefonica sul consumo domestico di legna alle 10 domande agli esperti

infografica PM10
 

Dall’indagine telefonica commissionata da Arpa per analizzare i dati relativi alle emissioni di polveri sottili nel bacino padano, alla realizzazione di un decalogo con le risposte degli esperti alle 10 domande più frequenti poste dai cittadini che hanno partecipato alle attività del Laboratorio Aria della Fondazione per l’Innovazione urbana. Sono diverse le azioni che le istituzioni preposte al controllo della qualità dell’aria affiancano alle misure antismog per la prevenzione e controllo dell’aria.

L’indagine telefonica

“Buongiorno, chiamo per conto di Arpa. Lei abitualmente brucia legna in casa per scaldarsi?”. Dovrebbe essere all'incirca questa la telefonata che in questi giorni, riceveranno diversi cittadini della città metropolitana di Bologna. Si tratta di un'indagine condotta dalla società Demetra, incaricata dall'Arpa del Veneto nell'ambito del progetto di riduzione dell'inquinamento nel bacino padano, portato avanti insieme alle Regioni Emilia-Romagna, Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e alla Provincia di Trento. La ricerca sarà fatta a campione in tutti i territori dell'area padana, con l´obiettivo di raccogliere le informazioni necessarie per stimare i consumi di biomassa legnosa nel bacino padano e aggiornare, così, le stime sulle emissioni di PM10 e degli altri inquinanti. I dati raccolti andranno a integrare quanto già rilevato in marzo 2019, da una indagine analoga.

I dati raccolti forniranno utili informazioni su quanto incide il riscaldamento domestico a legna nelle emissioni di polveri fini (pm10 e pm2,5). I risultati saranno poi integrati con quelli ottenuti da un'indagine simile realizzata sempre nel bacino padano la primavera scorsa. L'indagine telefonica coinvolgerà i cittadini di Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige.

 

10 domande agli esperti

“Respiro un’aria peggiore andando in bicicletta, a piedi o in auto?” è questa una delle 10 domande più frequenti raccolte nel corso delle attività del Laboratorio Aria alle quali sono state fornite le risposte elaborate dai partner scientifici del Laboratorio Aria: Azienda USL di Bologna, Arpae e Istituto Ramazzini.

Il Decalogo che ne è nato “ Inquinamento dell’aria e salute. 10 domande agli esperti ” mira a fornire, da un lato, elementi di conoscenza sul tema dell’inquinamento e, dall’altro, suggerimenti utili sui comportamenti da tenere per ridurre i rischi per la salute, in modo particolare per i soggetti più esposti come bambini, anziani, persone con malattie respiratorie e/o cardiache.

Il decalogo ha inoltre l’obiettivo di sensibilizzare e accrescere la consapevolezza sulla problematica della qualità dell’aria e sui comportamenti individuali che possono aiutare a contenerla. Quello della salute, in particolare, è stato uno dei temi emersi come fondamentali nelle fasi precedenti del Laboratorio Aria durante gli incontri pubblici, le interviste e i focus group realizzati.

Il decalogo è promosso da Fondazione per l’Innovazione Urbana, Comune di Bologna, Città metropolitana di Bologna, Azienda Usl di Bologna, Arpae, Istituto Ramazzini.

 
 
Data di pubblicazione: 11-11-2019
Data ultimo aggiornamento: 11-11-2019
 
 
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