È on line il Rapporto degli uffici di statistica di Palazzo Malvezzi e Palazzo D'Accursio che – a partire dai dati diffusi dal Ministero dell'Economia e delle Finanze nei mesi scorsi – ha elaborato un’approfondita analisi sui redditi nei comuni della città metropolitana di Bologna (le dichiarazioni prese in esame sono quelle presentate dalle persone fisiche nel 2018 con riferimento all’anno di imposta 2017).
Nella città metropolitana di Bologna i contribuenti sono 775.666 (erano 765.494 nel 2016, +1,33%) per 19,4 miliardi di euro di reddito complessivo dichiarato (erano 19,2 miliardi nel 2016, +1,04%) e un reddito complessivo medio per contribuente di 25.011 euro (erano 25.083 nel 2016, -0,28% contro la variazione nazionale pari a -1,57%).
Il reddito complessivo medio per contribuente nell’area metropolitana bolognese è più alto del 10,6% rispetto a quello regionale (22.591 euro) e del 23,1% rispetto alla media nazionale (20.315 euro).
Il calo registrato nel reddito medio per contribuente – così come a livello nazionale – è da imputare ad una crescita relativa più sostenuta del numero di contribuenti rispetto a quella dell’ammontare del reddito complessivo. Ha contribuito in particolare la crescita del numero di contribuenti titolari di partita IVA in contabilità semplificata, che da quest’anno possono dichiarare anche redditi d’impresa negativi, dovuti alla deduzione delle rimanenze ed agli ammortamenti. A causa di questa nuova norma che riguarda i titolari di partita IVA si è quindi molto ampliata la platea di chi dichiara redditi pari o inferiori a zero (che fanno parte della fascia inferiore ai 10mila euro).
Fasce di reddito. Nell’area metropolitana bolognese la maggioranza dei contribuenti dichiara tra 15.000 e 26.000 euro. Nel 2017 il reddito complessivo della città metropolitana si è infatti articolato nel modo seguente:
Le tipologie di reddito più frequenti, in termini sia di numerosità sia di ammontare, sono quelle relative al lavoro dipendente (36% dei redditi dichiarati per il 54,3% del reddito totale) e alle pensioni (24% dei redditi dichiarati per il 30,2% del reddito totale). Il reddito da lavoro autonomo e quello di spettanza degli imprenditori, assieme il 4% del numero dei redditi, pesano complessivamente per l’8% circa dell’ammontare totale.
Rispetto ai comuni, il reddito medio più alto (28.570 euro) si registra nel 2017 a San Lazzaro di Savena, già in seconda posizione, mentre Bologna, con 27.293,7 euro, passa dal terzo al secondo posto. Il reddito medio più basso si registra a Lizzano in Belvedere con 18.587,8 euro.
In generale, i redditi medi più alti si registrano nel capoluogo e nei comuni della cintura, un tratto strutturale nella distribuzione del reddito sul territorio.
Per maggiori dettagli, mappe e tabelle qui il report completo