Nasce l'Istituto tecnico superiore per le nuove tecnologie per il made in Italy

Un nuovo soggetto del sistema scolastico e formativo locale

Studenti - Archivio Provincia di Bologna

Dopo l'adesione della Provincia di Bologna, votata lunedì 20 dicembre dal Consiglio provinciale, la Fondazione "Istituto tecnico superiore per le nuove tecnologie per il made in Italy" nasce formalmente venerdì 24 con la sottoscrizione da parte di tutti i soci fondatori: Provincia di Bologna, Istituto Tecnico Aldini Valeriani, Fondazione Aldini Valeriani, IMA Spa, Marchesini Group e Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni Meccaniche, Nucleari, Aeronautiche e di Metallurgia - DIEM dell'Università di Bologna.

L'accordo fra questi attori ha permesso, in tempi record, di arrivare alla costruzione di un nuovo soggetto del sistema scolastico e formativo locale.
La delibera regionale del 20 dicembre 2010 ha individuato sette ITS, assicurando il finanziamento per la prima annualità sui fondi ministeriali già disponibili presso l'Ufficio Scolastico Regionale.
La Fondazione ITS della provincia di Bologna metterà a punto la programmazione 2011 e - al fine di ampliare e rafforzare la rete territoriale e offrire al sistema produttivo locale e ai cittadini una concreta opportunità di crescita - verificherà l'interesse di altri soggetti, prima di tutto imprese e istituzioni scolastiche del territorio, con l'intento di potenziare la qualità delle attività e dei servizi offerti.
La Fondazione rientra nelle azioni previste dal Programma di mandato volte all'investimento in conoscenze tecnico-scientifiche per sostenere la competitività e il know how delle nostre imprese.

Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) sono "scuole speciali di tecnologia" e "fondazioni di partecipazione" con personalità giuridica nazionale e possono essere costituiti solo se previsti dai piani territoriali delle Regioni.

Essi formano tecnici superiori per:

  • l'efficienza energetica;
  • la mobilità sostenibile;
  • le nuove tecnologie della vita;
  • le nuove tecnologie per il "Made in Italy";
  • le tecnologie innovative per i beni e le attività culturali;
  • le tecnologie dell'informazione e della comunicazione.


I percorsi ITS durano quattro semestri (1800/ 2000 ore) o sei semestri solo nell'ambito di specifiche convenzioni con le Università e prevedono, tra l'altro: tirocini obbligatori, anche all'estero, per  almeno il 30%  del monte orario complessivo; provenienza del 50% dei docenti dal mondo del lavoro con esperienza specifica di almeno 5 anni; struttura modulare.
Ai percorsi degli ITS si accede con il diploma di istruzione secondaria superiore.
 
Titolo finale conseguito
Il Titolo finale rilasciato è il diploma di tecnico superiore (V livello EQF per i percorsi di quattro semestri) che costituisce  titolo per l'accesso ai pubblici concorsi. E' previsto il riconoscimento dei crediti acquisiti nei percorsi ITS per l'accesso alle Professioni di Agrotecnico, Geometra, Perito agrario e Perito industriale e anche per il conseguimento della laurea di 1° livello.

Obiettivi degli ITS
Gli istituti tecnici superiori operano, sulla base di piani triennali, con gli obiettivi:

  • assicurare, con continuità, l'offerta di tecnici superiori a livello post-secondario; figure che rispondano alla domanda proveniente dal mondo del lavoro pubblico e privato in relazione alle aree strategiche per lo sviluppo economico del Paese;
  • sostenere l'integrazione tra i sistemi di istruzione, formazione e lavoro;
  • sostenere le misure per l'innovazione e il trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese;
  • diffondere la cultura tecnica e scientifica;
  • promuovere l'orientamento dei giovani e delle loro famiglie verso le professioni tecniche;
  • stabilire organici rapporti con i fondi interprofessionali per la formazione continua dei lavoratori, nel rispetto delle competenze delle parti sociali in materia.

I percorsi ITS devono dunque formare tecnici superiori con una visione di sistema del contesto tecnico e tecnologico in cui operano, in grado di offrire un contributo innovativo per valorizzare le vocazioni del territorio e competere in differenti contesti  internazionali, anche nell'ambito di processi lavorativi delocalizzati.


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Data ultimo aggiornamento: 23-12-2010
 
 
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