Le linee di mandato 2016-2021 della Città metropolitana di Bologna

Pianificazione e cura del territorio, Sviluppo economico e sociale e Semplificazione

Un momento della presentazione. Archivio Città metropolitana di Bologna

Pianificazione e cura del territorio, Sviluppo economico, Sviluppo sociale, Semplificazione e innovazione amministrativa. Sono questi i quattro assi delle Linee di mandato 2016-2021 presentati oggi dal sindaco metropolitano Virginio Merola.

Con le elezioni del Comune capoluogo e quelle del Consiglio metropolitano nel 2016 si chiude la lunga fase costituente della Città metropolitana.
“Ora, per la prima volta, abbiamo davanti – spiega Merola - un intero mandato amministrativo per affermare l’importanza della Città metropolitana.
Vogliamo essere un ente leggero nella struttura ma forte nella capacità di indirizzo e di servizio ai Comuni. La forza della Città metropolitana sarà nella sua capacità di essere soggetto propulsivo del sistema urbano regionale e di portare la “Bologna da un milione di abitanti” ad essere un sistema unitario, fortemente connesso,  attrattivo e così stabilmente competitivo in Europa.
Questo mandato – prosegue Merola – sarà caratterizzato da decisioni importanti per Bologna metropolitana. Verranno approvati per la prima volta (perchè la legge prima non li prevedeva) strumenti di pianificazione fondamentali per lo sviluppo del territorio”.

Il tutto sarà guidato dal Piano Strategico Metropolitano, che verrà adottato entro la metà del 2017, e che – come prevede la legge 56/2014  - non sarà più uno strumento redatto in forma volontaria come in questi anni ma un atto di indirizzo generale che vincolerà tutte le amministrazioni locali operanti nel territorio metropolitano.
Il Piano Strategico Metropolitano contenerrà gli obiettivi generali, settoriali e trasversali di sviluppo nel medio e lungo termine per l'area metropolitana e individuerà: le priorità di intervento, le risorse necessarie al loro perseguimento e il metodo di attuazione.

Tra le priorità indicate dalle Linee di mandato, per quello che riguarda la Pianificazione e cura del territorio ci sarà l'approvazione del Piano Territoriale Metropolitano (PTM) (un unico strumento che sviluppa le strategie territoriali trasformandole in scelte strutturali con l'obiettivo di ridurre la pletora di strumenti urbanistici oggi esistenti); l'omogeneizzazione dei regolamenti urbanistici a livello metropolitano e la riqualificazione urbana con il bando periferie.
Per quello che riguarda la mobilità sarà il mandato dell'approvazione del Piano della mobilità sostenibile, che dovrà consentire di raggiungere gli obiettivi internazionali sulla qualità dell'aria e la salute, portando a sintesi progetti già avviati e nuove idee. Si realizzeranno inoltre l'Ufficio unico metropolitano Comune di Bologna-Città metropolitana,il biglietto unico integrato per tutti i cittadini metropolitani, la Ciclovia del Sole, la definitiva attuazione dell'SFM, il Passante di Bologna e si completeranno alcune “grandi opere” sui 1.400 km di competenza diretta: Trasversale di Pianura, Nuova San Donato-Lungosavena, Nuova Galliera, Nuova Bazzanese.

Per quello che riguarda lo Sviluppo economico le parole chiave di questi anni saranno: attrattività, promozione della ricerca (Bologna polo nazionale dell’innovazione) e di nuove imprese innovative, progettazioni dedicate alle filiere in crisi.
Già avviata è la riorganizzazione degli Sportelli unici imprese in ottica metropolitana per avere certezza dei tempi nei procedimenti amministrativi, semplificazione iter autorizzativi e servizi dedicati per i grandi investimenti.
Dal 2017 sarà poi operativa la Destinazione turistica, strumento che garantisce ulteriore coesione al sistema metropolitano in questo ambito.  
Grande attenzione sarà anche all'Appennino con azioni innovative di dialogo tra capitale e lavoro, percorsi di riconversione dei lavoratori favorendo partecipazione a gestione progetti d’impresa.
Infine si va verso una “Metropoli digitale” con la copertura del 100% del territorio entro il 2020 con Banda ultra larga e Servizi digitali a cittadini ed imprese previsti nell’ambito del PON METRO.

In ambito sociale grande attenzione a chi è più in difficoltà con il Patto metropolitano per il contrasto alle fragilità sociali (patto di cooperazione con il Terzo settore con il quile si coordineranno le azioni del privato sociale) e l'Albo metropolitano delle aziende inclusive per agevolare l’inclusione socio-lavorativa delle persone svantaggiate.
Sul fronte della scuola continua poi l'impegno per il rilancio della cultura tecnico-scientifica a supporto della nuova manifattura e del sistema produttivo in generale.
Si vuole inoltre firmare l'Accordo metropolitano per il benessere degli adolescenti per contrastare la dispersione scolastica e formativa, l’uso di sostanze, il bullismo e il cyber bullismo dopo quello, appena sottoscritto, per l’inclusione scolastica e formativa dei bambini e degli allievi con disabilità.
Infine si vuole istituire il Tavolo metropolitano della cultura e rafforzare la valorizzazione delle differenze di genere e il contrasto a stereotipi, discriminazioni e violenza nei confronti delle donne.

In ambito amministrativo la parola d'ordine è semplificazione. Questo avverrà attraverso la valorizzazione delle Unioni di Comuni (punti di coprogettazione e di diffusione delle azioni della Città metropolitana) e il supprto alle fusioni di Comuni sul territorio.
Si vuole inoltre ampliare le materie su cui creare sinergie fra Città metropolitana, Unioni e Comuni mediante uffici comuni e collaborazioni funzionali.
Infine si lavorerà ad alleanze territoriali a partire da quella con Modena e Ferrara (su sviluppo industriale, attrattività territoriale, formazione tecnica e sostegno alla ricerca, turismo) e con Firenze metropolitana.

 
 
Data ultimo aggiornamento: 03-01-2017
 
 
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