La Film Commission dell'Emilia-Romagna incontra i Comuni bolognesi

L'obiettivo è collaborare nel sostegno alle produzioni cinematografiche

Riprese del film di Avati "Un matrimonio" girate davanti a palazzo Malvezzi - Archivio Città metropolitana di Bologna
Riprese del film di Avati "Un matrimonio" girate davanti a palazzo Malvezzi - Archivio Città metropolitana di Bologna

Creare un legame tra Film Commission regionale ed enti locali (Comuni e Unioni di Comuni in particolare) per rendere il territorio bolognese sempre più attrattivo per le produzioni cinematografiche.

E' questo l'obiettivo dell'incontro tra Film Commission dell'Emilia-Romagna e Ufficio di presidenza della Conferenza metropolitana dei sindaci di Bologna svoltosi in Città metropolitana.

La legge regionale 20/2014 infatti attribuisce alla Regione le funzioni di Film Commission per sostenere e promuovere le produzioni cinematografiche e audiovisive, locali ed internazionali, al fine di valorizzare il patrimonio culturale, ambientale e storico del territorio nonché le risorse professionali che vi operano.

Per fare questo la Film Commission ha bisogno di “antenne locali” all'interno dei Comuni e delle Unioni di Comuni.
Questi enti infatti sono gli unici a poter svolgere certi servizi per le produzioni che scelgono il territorio come set: dal fornire informazioni preliminari di carattere tecnico e logistico alla semplificazione delle procedure burocratiche sull'utilizzo del territorio (suolo pubblico, blocco del traffico ecc.) fino al coordinamento della presenza delle forze dell'ordine ordine; e ancora fornire una banca dati aggiornata delle location, delle professionalità del settore presenti sul territorio e di alberghi, ristoranti, catering convenzionati.

La Film Commission regionale, nell'ambito di bandi per lo sviluppo e la produzione di audiovisivi, ha già finanziato 28 progetti di imprese con sede legale o unità operativa nell'area bolognese negli anni 2015 e 2016 (i cui dati sono parziali visto che il bando che scadeva il 26 agosto è ancora in fase istruttoria).
E queste imprese bolognesi hanno sostenuto costi per oltre 5 milioni di euro, con un  contributo regionale di 990 mila euro.

Solo per citare le opere con i budget più importanti: ben 10 delle 16 opere finanziate, destinate alla distribuzione cinematografica o televisiva (lungometraggi e serie tv), hanno realizzato riprese (o sono in procinto di farlo) sul territorio bolognese.
Fra le opere realizzate sul territorio bolognese segnaliamo i lungometraggi “En attendant les Barbares”, “Nobili bugie”, “Gli asteroidi”; il documentario “Mi chiamo Renato”; le serie televisive “L’ispettore Coliandro” e “Le muse inquietanti”.

 

 
 
Data ultimo aggiornamento: 23-09-2016
 
 
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