Il Consiglio approva il bilancio di previsione per il 2009

Una manovra economica da oltre 200 milioni di euro

Sacchetto di monete
Il Consiglio provinciale, dopo un vivace dibattito consigliare, ha approvato venerdì 19 dicembre, con 21 voti a favore (Pd, Sd, Pdci, Idv e Verdi), 9 contrari (Fi-Pdl e An-Pdl) e 2 astenuti (il Gruppo Prc) il Bilancio di previsione 2009 e le linee del Bilancio triennale 2009-2011 con relativo Piano degli investimenti.

Si tratta di una manovra economica da oltre 200 milioni che in virtù delle ristrettezze imposte dai recenti "tagli" del Governo e dalla Finanziaria consentirà investimenti nel 2009 per soli 37,6 milioni di euro a fronte dei quasi 67 dell'anno precedente. La priorità sarà data alla sicurezza delle scuole e al sostegno all'economia reale. La manovra economica finanziaria della Provincia è tesa a raggiungere due obiettivi principali:
  • il riassetto di medio periodo dell'organizzazione dell'Ente, che configura un'azione amministrativa e di governo fortemente orientata allo svolgimento dei compiti istituzionali. In particolare, nel campo della programmazione territoriale e dell'ambiente, dei servizi per lo sviluppo e degli investimenti tesi a migliorare e valorizzare il proprio patrimonio infrastrutturale ed edilizio;
  • il riequilibrio strutturale del bilancio attraverso il recupero, in termini consolidati, dello squilibrio iniziale tra le entrate e le uscite della parte corrente, che ammontava a 13,8 milioni di euro.

"Le misure proposte - ha detto tra l'altro l'assessore al Bilancio Aleardo Benuzzi, nella sua replica - vengono assunte in un contesto normativo ed economico particolarmente difficile. Questo bilancio della Provincia, da un lato è sottoposto ad una selva di 13 provvedimenti legislativi, dall'altra è condizionato da una crisi economica che comporta pesantissime riduzioni delle entrate, specialmente di quelle tributarie, il che finisce per determinare una significativa riduzione dell'attività dell'Ente. Inoltre, la normativa sul Patto di stabilità costringe gli Enti locali ad abbandonare quel ruolo di argine contro la crisi, in termini di sostegno all'economia locale e ai redditi delle famiglie, che in tutti questi anni è stato alla base dello sviluppo delle nostre realtà".


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Data ultimo aggiornamento: 23-12-2008
 
 
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