"Giornata internazionale contro la violenza alle donne"

On line il calendario degli eventi in programma fino al 3 dicembre

Dettaglio del programma

Il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, a palazzo Malvezzi si è tenuto un Consiglio straordinario congiunto di Provincia e Comune di Bologna. Alla seduta sono intervenuti Stefano Caliandro, presidente del Consiglio provinciale di Bologna, Paola Francesca Scarano, vicepresidente del Consiglio comunale di Bologna, Angelo Tranfaglia, prefetto di Bologna, Alfonso Manzo, colonnello Comandante provinciale dei Carabinieri di Bologna, Liliana Cavani, regista, Virginio Merola, sindaco del Comune di Bologna e Beatrice Draghetti, presidente della Provincia di Bologna.
E' possibile visualizzare la seduta dal sito www.provincia.bologna.it/consiglio-online

Ai temi della prevenzione, della sensibilizzazione e del contrasto alla violenza alle donne sono dedicate diverse iniziative, coordinate dal servizio Pari Opportunità della Provincia, in programma fino al 3 dicembre in 43 comuni. Sono 83 in totale gli appuntamenti sul territorio: proiezioni di film e documentari,  rassegne letterarie e teatrali, seminari e iniziative di formazione. Il calendario è on line nel sito delle Pari opportunità.

Sempre in occasone del 25 novembre la presidente Beatrice Draghetti, gli assessori Gabriella Montera (Pari opportunità) e Maria Bernardetta Chiusoli (Bilancio) e le undici donne elette nel Consiglio della Provincia di Bologna hanno scritto una lettera indirizzata all'Ambasciatore di Colombia in Italia Juan Manuel Prieto, per esprimere preoccupazione per la situazione delle donne che vivono a Buenaventura nella regione Valle del Cauca.

Le donne della Provincia di Bologna chiedono all'ambasciatore di far pervenire con urgenza alle autorità colombiane le seguenti richieste:

- l'adozione di adeguate misure di protezione per la sicurezza delle donne minacciate e che i difensori dei diritti umani possano portare avanti le loro attività senza restrizioni e senza timori di rappresaglie;
- l'applicazione di tutte le leggi nazionali e le convenzioni internazionali relative al riconoscimento dei diritti delle donne;
- che i crimini commessi contro le donne in quanto donne siano riconosciuti come femminicidio e che questo sia assunto nella legge colombiana.   

Nella lettera si sottolinea inoltre che nella città di Buenaventura la presenza di paramilitari, guerriglieri, narcotrafficanti, esercito e polizia ha effetti pesantissimi sulla vita della popolazione. Infatti il conflitto armato ha provocato 1.520 vittime negli ultimi 3 anni, il 95% delle quali sono "afrodiscendenti" sotto i 28 anni. C'è un numero preoccupante di sparizioni forzate, che non vengono denunciate per paura, donne che vengono uccise in maniera disumana, mutilate, fatte a pezzi, buttate nei campi; maltrattamenti fisici e psicologici, gravidanze forzate di minorenni, prostituzione forzata. Dall'inizio del 2011 già 12 donne sono state assassinate.
Di fronte a questa situazione le organizzazioni delle donne di Buenaventura si sono rivolte alle autorità esigendo che sia fatta giustizia, che i diritti contro le donne non restino impuniti, che le donne possano circolare liberamente senza paura e senza essere minacciate.

La presidente Draghetti, l'assessore Montera e le consigliere Marilena Fabbri e Edgarda Degli Esposti hanno inoltre registrato un video messaggio che è stato inviato in Colombia e verrà trasmesso a Buenaventura in occasione della giornata del 25 novembre.
Il  messaggio si può vedere al seguente link:
www.provincia.bologna.it/probo/Multimedia/donneinneroprovincia.mp4

 
 
Data ultimo aggiornamento: 28-11-2011
 
 
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