Crisi dei "Panifici Italiani"

Per i lavoratori dei in cassa integrazione impegno di tre istituti di credito per anticipi sul tfr a costo zero e tasso zero

Pagnotte di pane - Archivio Provincia di Bologna
Anche i lavoratori della società Panifici Italiani Srl, azienda agro-alimentare di Calderara di Reno, potranno usufruire dei contributi per il sostegno al reddito previsti dal "Protocollo d'intesa per la realizzazione di un'azione di sostegno al sistema economico locale" sottoscritto il 28 giugno 2006 tra la Provincia di Bologna e dieci istituti di credito del territorio.

Unipol, Credibo, Emilbanca sono i tre istituti che si sono resi disponibili a erogare, ai lavoratori dei Panifici Italiani che ne faranno richiesta, un finanziamento - fino ad un massimo di 5.000 euro - a costo zero e tasso zero come anticipo sul trattamento di fine rapporto.
Questo l'impegno preso nell'incontro di giovedì 8 maggio in Provincia alla presenza dei rappresentanti del Servizio industria artigianato e commercio, dei rappresentanti degli istituti di credito, dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali.

La Panifici Italiani è stata attraversata negli ultimi anni da persistenti difficoltà organizzative e produttive che hanno determinato ripercussioni negative sull'andamento economico-finanziario fino all'apertura, il 31 ottobre 2007, della procedura per la collocazione in mobilità dei 40 dipendenti di Calderara di Reno.
Secondo l'accordo sottoscritto negli uffici Servizio lavoro della Provincia lo scorso marzo, i 40 dipendenti in esubero sono stati posti in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per cessazione dell'attività per 12 mesi a partire dal 25 marzo 2008. L'attivazione del Protocollo garantirà a questi lavoratori un "paracadute" sociale ed economico per far fronte alla mancanza di reddito nei mesi che intercorreranno prima dell'erogazione effettiva dell'ammortizzatore sociale.
Dal momento della sua sottoscrizione, il Protocollo è stato finora attivato per 8 aziende del territorio monitorate dal Tavolo di Salvaguardia del patrimonio produttivo esistente, coinvolgendo circa 150 lavoratori in attesa del pagamento della cassa integrazione o della liquidazione.

 
 
Data ultimo aggiornamento: 09-05-2008
 
 
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