"Coltivatori di valori" un progetto di tracciabilità della Patata di Bologna D.O.P.

Obiettivo è svelare al consumatore chi è lo specifico produttore del sacchetto di patate acquistato

Un momento della presentazione con il vicepresidente della Città metropolitana Fausto Tinti
 

Fornire un’informazione trasparente al consumatore che acquista un sacchetto di patate di Bologna D.O.P. E' lo scopo del progetto "Coltivatori di valori" che, partendo dalla qualità della patata coltivata nei campi bolognesi, la prima in Italia a ottenere la Denominazione d’Origine Protetta, vuole valorizzare il percorso di produzione del tubero.
L'iniziativa è promossa dal Consorzio di Tutela Patata di Bologna D.O.P., che si impegna a garantire la qualità di questa preziosa varietà - la Primura - determinata dalla sua natura, dalla passione dei suoi produttori, che da generazioni (già dall'Ottocento nella provincia bolognese si praticava la pataticoltura, quando le patate si chiamavano ancora “Pomi di Terra”) si tramandano saperi e tecniche colturali, ma anche dal territorio in cui viene coltivata: terreno, clima, ambiente di conservazione, sono gli ingredienti di una patata che ha la sua tipicità nello stretto legame con i fertili suoli bolognesi. Ed è proprio a questi suoli che il Consorzio intende riportare i consumatori della Patata di Bologna D.O.P., attraverso un sistema di tracciabilità.
Su ogni sacchetto di Patata di Bologna D.O.P. è possibile trovare un QR Code e un Codice di Rintracciabilità (C.R.). Inquadrando il QR Code con il proprio smartphone oppure accedendo al sito www.patatadibologna.it/coltivalori/, verrà richiesto di inserire il Codice di Rintracciabilità (C.R.). Dopo l’inserimento, il consumatore accederà direttamente a una pagina dedicata al produttore e al campo dove sono state coltivate le patate acquistate.

All'interno di questo spazio web è possibile trovare informazioni sugli ettari coltivati, curiosità e cenni storici relativi a quel produttore e a quel determinato terreno. Sempre dal sito è possibile operare una ricerca dei coltivatori per Comune, oppure sfogliare le pagine dei singoli coltivatori scorrendo la gallery fotografica.
La Patata di Bologna D.O.P. è coltivata principalmente tra i due fiumi Sillaro e Reno, all’interno di una determinata zona che comprende i Comuni di: Budrio, Castenaso, Ozzano dell’Emilia, San Lazzaro di Savena, Castel San Pietro Terme, Castel Guelfo di Bologna, Medicina, Molinella, Baricella, Minerbio, Granarolo dell’Emilia, San Giovanni in Persiceto e Crevalcore.
"La Patata bolognese DOP - ha commentato il vicesindaco della Città metropolitana Fausto Tinti - è un prodotto di eccellenza del nostro territorio: diffuso (si coltiva in ben 13 comuni) e radicato (si coltiva fin dall'800). In un mondo sempre più globalizzato, anche in campo alimentare, la qualità va curata e difesa. In questo senso salutiamo positivamente questa iniziativa del Consorzio di Tutela che rafforza ulteriormente il concetto di tracciabilità che arriva a raccontare al consumatori, attraverso il packaging del prodotto, la storia di chi lo produce e quindi di un pezzo importante del tessuto economico del nostro territorio".

 

Link

Consorzio di Tutela Patata di Bologna D.O.P.
Patata di Bologna D.O.P. - Pagina facebook
Patata di Bologna D.O.P. - Pagina Instagram

 
 
Data di pubblicazione: 6-11-2019
Data ultimo aggiornamento: 06-11-2019
 
 
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

Iscriviti alla newsletter settimanale "Bologna metropolitana" 

 Il tuo indirizzo email viene utilizzato unicamente per permettere l'invio della  newsletter della Città metropolitana di Bologna. Puoi disiscriverti in  qualsiasi momento usando il link incluso in ogni email.  Privacy