In osservanza della Legge 190 del 2012 - che obbliga tutte le Pubbliche Amministrazioni di dotarsi di un piano anticorruzione triennale, per la prevenzione e la repressione del fenomeno corruttivo - la Giunta provinciale di Bologna ha approvato il Piano di prevenzione della corruzione 2014-2016. La Presidente ha nominato responsabile per la prevenzione della corruzione il segretario-Direttore generale.
Il piano approvato è dinamico, a formazione progressiva e potrà essere aggiornato in corso d'anno, oltre che entro il 31 gennaio di ogni anno.
Insieme al Codice di comportamento dell'Ente e al Programma triennale della trasparenza e dell'integrità, recentemente approvato, forma un complesso organico di norme interne finalizzate alla prevenzione delle illegalità nell'azione amministrativa ed alla diffusione di una cultura improntata sull'etica e sulla trasparenza.
Il Piano, in estrema sintesi, individua i soggetti coinvolti nelle attività di prevenzione e gestione del rischio, disegna una sorta di mappa dei settori più a rischio (quelle oggetto di autorizzazione o concessione; affidamento di lavori, forniture e servizi; quelle oggetto di concessione e di erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché' attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati. E ancora, concorsi e prove selettive per l'assunzione del personale e progressioni di carriera; attivita' di controllo e di irrogazione delle sanzioni) nonchè le misure generali di contrasto alla corruzione.
Il Codice ribadisce i principi dell'azione amministrativa, orientata "alla massima economicità, efficienza ed efficacia", e della gestione delle risorse pubbliche secondo "una logica di contenimento dei costi che non pregiudichi la qualità dei risultati", seguendo principi di correttezza, equità e responsabilità. Definisce anche le fattispecie di conflitto di interessi e corruzione, riafferma e dettaglia i presupposti di comportamento nei rapporti privati ed in servizio (vincolo di riservatezza), e in quelli con il pubblico, e definisce i collegamenti tra le sanzioni ed il codice disciplinare.
L'approvazione del Codice di comportamento prevede anche l'apporto di contributi esterni, pertanto il Codice è pubblicato sul sito istituzionale cosicché i soggetti pubblici e privati possano far pervenire osservazioni e/o suggerimenti alla casella: anticorruzione@cittametropolitana.bo.it entro il 15 febbraio.