Si è conclusa con un accordo siglato mercoledì 5 agosto in Provincia, con la mediazione dell'assessore provinciale alle Attività produttive Graziano Prantoni, la delicata fase del confronto tra le organizzazioni sindacali e l'azienda Fini Compressori SpA, che per settimane ha coinvolto le parti e le Istituzioni del territorio al Tavolo di salvaguardia del patrimonio produttivo esistente.
L'azienda, nelle ultime settimane, aveva informato i sindacati, la Provincia e il Comune di Zola Predosa che i tentativi di trovare un partner industriale non erano andati a buon fine. La Fini Compressori avrebbe pertanto proceduto unilateralmente con un piano di risanamento del debito, già approvato dai creditori, che prevedeva anche la cessazione di parte dell'attività produttiva con la relativa chiusura dei reparti dedicati alla produzione e alla vendita dei compressori di largo consumo. Un ridimensionamento, questo, che determinava un esubero di personale quantificabile in ben 116 unità. Una doccia fredda per i lavoratori, che sono già in cassa integrazione.
Al Tavolo di salvaguardia della Provincia si è riusciti a
evitare la mobilità dei lavoratori, la rottura delle trattative e si sono poste le basi per il proseguimento del confronto tra le parti all'inizio di settembre. Con l'accordo raggiunto mercoledì, inoltre, a fronte della disponibilità dichiarata dalle Organizzazioni sindacali a rivedere l'attuale piano di rotazione della cassa integrazione e tenendo conto delle mutate esigenze organizzative e produttive dell'azienda, la Fini Compressori SpA si impegna ad
individuare un percorso, condiviso anche con le Istituzioni, per garantire ai lavoratori tutti gli ammortizzatori sociali attivabili e concordare le modalità della loro applicazione.
Le parti hanno espresso ampio riconoscimento per l'importante ruolo svolto dalla Provincia e dal Comune di Zola Predosa e si sono impegnate ad incontrarsi nuovamente al Tavolo di salvaguardia in Provincia per proseguire il confronto.
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