Giovedì 29 agosto, alla Corte del Quartiere Saragozza (via Pietralata 60, Bologna), prende il via “Teatri Mirabili di Povertà”, VI edizione della rassegna “Pratello. Teatro musica” a cura del Teatro del Pratello e Tra un atto e l’altro, con la direzione artistica di Paolo Billi e Angela Malfitano.
Lo spettacolo d'apertura si intitola "No home, no job, no peace, no rest", concerto con Guido Sodo, Davide Fasulo, Davide Zaccaria, il Coro Arcanto, voce recitante Angela Malfitano e con la partecipazione della presidente della Provincia Beatrice Draghetti e del sindaco di Bologna Virginio Merola.
La rassegna rientra nel cartellone di “bè bolognaestate 2013”, ed è sostenuta, fra gli altri, dal Comune e dalla Provincia di Bologna, dal Centro Giustizia Minorile per l’Emilia-Romagna e realizzata con la collaborazione di vari soggetti pubblici e privati.
Tema degli spettacoli sarà la povertà, nelle sue declinazioni antiche e nuove di dramma sociale. I ragazzi della Compagnia del Pratello, saranno coinvolti non solo come protagonisti, ma anche come aiuto tecnici e personale di sala.
La rassegna, si svolge nell’arco di due settimane dal 29 agosto al’8 settembre, con otto serate di spettacoli e concerti.
Tre le sezioni in cui si articola la manifestazione:
- "Sulle povertà. Concerti e Teatro" presenta il nuovo spettacolo "La scena dei miserabili" realizzato dalla Compagni del Pratello, diretto da Paolo Billi, con la partecipazione straordinaria di Angela Malfitano e Francesca Mazza e due singolari concerti: il primo a cura di Guido Sodo "No Home, No Job, No Peace, No Rest" con la partecipazione di Davide Fasulo, Davide Zaccaria e Il Coro Arcanto. La voce recitante è di Angela Malfitano e partecipano Beatrice Draghetti e Virginio Merola. Il secondo concerto "Mute Povertà" vede protagonisti due
pianisti: Marco Dalpane, che accompagnerà la proiezione dei film di Buster Keaton “One Week” e “I Vicini”, e Daniele Furlati che accompagnerà "L'Emigrante" e "La strada della paura" di C. Chaplin. Il concerto avrà un prologo
di Vittorio Boarini.
- La sezione "Teatri poveri/Teatri solidali" presenta gli spettacoli di quattro gruppi che hanno aderito alla rete dei Teatri Solidali, promossa e sostenuta dall’Istituzione Minguzzi della Provincia di Bologna. La rassegna offre
un’occasione unica per assistere a spettacoli, che coinvolgono persone in condizioni di particolare fragilità personale o sociale e che non hanno grande visibilità nei cartelloni teatrali, tra i quali i lavori di due coreografe di grande esperienza come Paola Palmi e Anna Albertarelli.
- La sezione "Le Rappresentazioni della Povertà", in seconda serata a seguire gli spettacoli della sezione "Teatri poveri", propone quattro incontri di domande e di riflessioni sul radicale mutamento della povertà dal dopoguerra ad oggi; sul tramonto di una solidarietà sociale, appartenuta a un mondo ormai passato; sulle contraddizioni della contemporaneità nei riguardi di povertà che conducono all’esclusione; sulla paura della povertà che si declina nella paura di diventare poveri e nella paura dei poveri.
Luca Alessandrini, direttore dell’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna, introduce tre incontri e dialoga con gli ospiti Michele Smargiassi, Giovanni Rinaldi, Goffredo Fofi. Il quarto incontro è dedicato alla ricerca “Vedere la povertà: una ricerca sulle nuove povertà a Bologna”, a cura di Matide Callari Galli promosso dalla Fondazione Gramsci; ne parlano Gianluigi Bovini e Don Giovanni Nicolini.
Per informazioni
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