Comunicato stampa

Giornata della Memoria: l’intervento della vicesindaca Mariaraffaella Ferri in apertura del Consiglio metropolitano

 
 

Mariaraffaella Ferri, nella sua prima seduta come vicesindaca metropolitana, ha aperto il Consiglio di oggi pomeriggio con un intervento sulla Giornata della Memoria: “deve essere per noi come una Pietra d’Inciampo, una giornata scomoda, dolorosa, conficcata nella nostra vita ordinaria, per richiamare la nostra attenzione e sollecitare la nostra responsabilità, personale, sociale, politica e istituzionale, a contrastare tutte le discriminazioni, piccole e grandi, che negano e annientano la dignità e la libertà di ogni persona”.

 

Questo il testo integrale dell’intervento:

“Cade proprio oggi la 21* Giornata della Memoria in ricordo delle vittime della Shoah, istituita dalle Nazioni Unite nel 2005, e già prima in Italia con la Legge 211 del 2000, in corrispondenza di quel 27 gennaio del 1945 in cui furono abbattuti i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz ad opera delle Forze armate russe. È per me un onore ed un piacere introdurre il nostro Consiglio metropolitano con una breve commemorazione.  

Come Consiglio metropolitano abbiamo celebrato solennemente il Giorno della Memoria già lunedì scorso, insieme al Consiglio Comunale di Bologna, alla presenza del Presidente della Comunità Ebraica bolognese, Daniele De Paz e del Rabbino Capo rev Alberto Sermoneta.

In questi giorni numerosissimi Comuni della nostra città metropolitana stanno realizzando un ricco programma di attività, per lo più sui social e via web, rivolto principalmente ai bambini e alle bambine delle Scuole primarie e ai ragazzi e le ragazze delle Medie e delle Superiori con un’ampia proposta di letture, proiezioni, conferenze e testimonianze, mostre, concerti, rappresentazioni teatrali e ancora molto altro.

Tutte le iniziative sono frutto di un costante rapporto di collaborazione e di partnership fra le Amministrazioni comunali con la Comunità ebraica, con le sezioni locali di Aned e dell’Anpi e con il prezioso contributo delle tante Associazioni culturali presenti ed attive in tutto il territorio metropolitano. Fra le molte e pregevolissime proposte di questo periodo, desidero segnalare in particolare il conferimento della Cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre da parte dei Comuni di Granarolo dell’Emilia e di Zola Predosa, che si aggiungono così alle altre Amministrazioni che hanno già proceduto, proprio come avevamo auspicato con la Risoluzione che il Consiglio metropolitano approvò nel febbraio 2020.

Conoscendo l’impegno continuativo e la passione civica e culturale con cui si svolgono nel nostro territorio i percorsi di conoscenza ed approfondimento della storia della Shoah rivolti in particolare ai più giovani, credo si possa dire scongiurata la grande preoccupazione più volte espressa da Nedo Fiano, lo scrittore fiorentino sopravvissuto ad Auschwitz, recentemente scomparso, e da molti testimoni diretti delle deportazioni, usciti vivi dai campi di concentramento e di sterminio. La loro preoccupazione era ed è relativa alla trasmissione ai giovani di un racconto vivo ed autentico di quella folle tragedia con il timore, come diceva Nedo Fiano in un’intervista “…che la Shoah faccia la stessa fine delle guerre puniche, e che si finisca per parlarne senza alcuna emozione. In certi casi – diceva - questo ricordo è stato molto abusato”.

Nessuno come i testimoni diretti, i sopravvissuti e le sopravvissute a quel tunnel della morte che è stato il sistema concentrazionario nazista, hanno saputo raccontare i fatti, con rigore storico, potendo comunicare al contempo anche i sentimenti che l’esperienza vissuta ha impresso nella loro carne, come i numeri delle matricole che portano sul braccio.

Ma il ciclo della vita procede inesorabile e man mano che la testimonianza diretta dei sopravvissuti viene a mancare è necessario che chi prende il loro testimone - quindi le Istituzioni, le Scuole, le Associazioni e Movimenti di cittadinanza attiva - sappia /sappiamo tenere insieme, come loro hanno saputo, la conoscenza storica, l’impegno politico e quella dimensione emozionale che ci consente di mantenere viva la memoria. 

Dobbiamo continuare a guardare la profondità di quell’abominio, la brutalità di quel male assoluto che l’umanità è stata capace di produrre attraverso l’esercizio sistematico dell’odio razziale. L’Orrore della Shoah non può essere edulcorato, non può essere attenuato o minimizzato altrimenti finiremo poi, come già succede, per negarlo o disconoscerlo quando si ripresenta.

Ecco quindi che la Giornata della memoria deve essere per noi come una Pietra d’Inciampo, una giornata scomoda, dolorosa, conficcata nella nostra vita ordinaria, per richiamare la nostra attenzione e sollecitare la nostra responsabilità, personale, sociale, politica e istituzionale, a contrastare tutte le discriminazioni, piccole e grandi, che negano e annientano la dignità e la libertà di ogni persona.

Concludo la commemorazione di questa Giornata della Memoria augurando a ciascuno di voi e tutte le nostre Comunità locali della Città Metropolitana di Bologna: Shalom, Saalam, Pace”.

 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 27-01-2021