Comunicato stampa

Seta ”Il doppio bavaglio del Pd: al suo popolo e alla stampa”

 


La richiesta da parte di un dirigente del circolo ARCI Benassi di non mettere in onda le interviste fatte ai frequentatori di viale Cavina, luogo non solo sede di una sezione del Partito Democratico ma anche definito come la storica casa del popolo della sinistra, quello zoccolo duro del Partito, potrebbe essere assimilabile ad una censura, all’azione disperata di un partito in confusione ideologica tanto grave che persino il suo, un tempo granitico, rifugio di sostenitori si rivela oggi non tanto contrario ai Salviniani provvedimenti. Ma stiamo parlando di un circolo e del Pd e quindi non si potrà certo parlare di censura, necessiterà trovare un sinonimo: silenziare, non diffondere? Meglio, forse, non infierire per evitare che l’emorragia di consensi trovi libero sfogo.

Non so se devo essere solidale con i giornalisti di eTv, che tanto hanno trovato ex comunisti, non troppo in disaccordo con il Ministro dell’Interno, in Piazza Maggiore o con il Pd per la più grande crisi ideologica che la storia della sinistra ricordi.

Ironia a parte credo che chiedere ad un giornalista di non pubblicare delle interviste legittimamente raccolte si chiami tentativo di bavaglio all’informazione, comunque la si giri.

 


Data ultimo aggiornamento: 21-06-2018