Comunicato stampa

Evangelisti: "I cittadini della Valle del Reno chiedono rispetto: le difficoltà del territorio sono da anni segnalate, ma parlare di "orrore" e "inferno" sul TG nazionale è troppo"

 

“Esprimo disappunto e perplessità nei confronti del servizio trasmesso mercoledì 25 dal TG2 nazionale ed avente ad oggetto il territorio del medio alto reno. Ascoltare termini come “inferno”, “orrore” oppure espressioni come “prima del Covid qui è arrivata la fame” è lesivo della dignità di chi pervicacemente abita questi luoghi. E non è certamente colpa di chi vive oggi questo territorio se in passato si sono perpetrati eccidi che “dovrebbero fare meno paura del Covid” secondo il servizio giornalistico, o se nel nostro territorio la crisi del lavoro si sente di più che altrove, anche se invece Gaggio Montano è statisticamente il comune meno toccato sotto il profilo occupazionale, basterebbe leggere i dati.

È sicuramente vero che questo territorio sconta una difficoltà nelle infrastrutture, chiediamo da tempo un collegamento veloce con la Città - la famosa bretella -, chiediamo più soldi per le nostre strade - abbiamo frane aperte da anni - ed un servizio ferroviario che non si arresti ogni volta che c’è mal tempo. Aspettiamo da anni la banda larga, per le nostre imprese, per i lavoratori, per i nostri studenti, ma anche che si possa telefonare nelle frazioni (si può morire senza riuscire a chiamare soccorso) o anche vedere il TG regionale, visto che non dappertutto è consentito! Vorremmo un servizio di emergenza - urgenza garantito H 24, ospedali - quello di Porretta e Vergato - con un organico completo. Chiediamo a gran voce investimenti, per i nostri imprenditori, che scontano una tassazione uguale a quella della città e che devono essere considerati “veri eroi”. Vorremmo una promozione turistica che valorizzi le nostre bellezze, il Corno alle Scale che oggi ha una nuova compagine societaria, le Terme di Porretta, la Rocchetta Mattei, il Faro di Gaggio, i nostri bellissimi paesaggi, dove le strade “non vanno a finire chissà dove” ma in luoghi bellissimi, dove la terra si congiunge con il cielo.

Siamo invece vittime, sì... ma di promesse che di campagna elettorale in campagna elettorale rimbalzano, senza mai fermarsi concretamente su queste montagne.

E quindi, da abitante della Montagna affermo di essermi sentita offesa ed umiliata da quel servizio, perché nulla ho da recriminarmi per il solo fatto di essere nata e voler continuare a vivere e lavorare qui, stringendo i denti, ma con orgoglio e a testa alta, come tutti i cittadini della Valle del Reno.

Invece, come amministratore della Città metropolitana e di Alto Reno Terme, credo che il Presidente della Regione ed il Sindaco metropolitano debbano delle spiegazioni che chiederemo con istanze di sindacato ispettivo, perché è inaccettabile che il servizio pubblico nazionale ci appelli e descriva in quel modo.

Ritengo inoltre che oggi più che mai, a fronte di come “ci ha descritto” la TV nazionale, ci siano dovute risposte immediate e concrete in termini di infrastrutture veloci, sgravi fiscali, contributi e collegamenti su banda e rilancio turistico. Accogliete le nostre proposte, anche quelle dei nostri Sindaci “non di bandiera”, perché Noi che abitiamo questo territorio possiamo dirvi davvero cosa ci serve e come migliorarlo”.

Lo dichiara:
Marta Evangelisti Gruppo Uniti per l’Alternativa della Città metropolitana di Bologna


Data ultimo aggiornamento: 27-11-2020