Comunicato stampa

Evangelisti: "Ordine e sicurezza, il sindaco metropolitano faccia rispettare le regole"

 

 “Nell’intervento di apertura del Consiglio metropolitano di ieri ed in vista dell’incontro che si terrà domani in Prefettura, ho rappresentato al Sindaco metropolitano il disappunto del territorio della provincia, in ordine alle manifestazioni non autorizzate che hanno interessato più parti del capoluogo il 25 Aprile.

 

Occorre infatti riflettere su come, a seguito del nuovo decreto ed in nome della sicurezza pubblica, resteranno penalizzate molte attività tra cui i ristoratori senza tavoli all’aperto, le palestre, le agenzie per organizzare eventi ed il settore delle attività culturali che vedrà una forte compressione, anche sul territorio provinciale, di tutte quelle iniziative - festival, concerti, rappresentazioni – già consolidate e su cui si basava l’offerta culturale e turistica.  Annullate quindi le manifestazioni, ma non tutte.

 

Mentre infatti la provincia sembra il deserto dei Tartari, il 25 Aprile a Bologna si è tenuto un rave party all'interno di uno dei parchi cittadini, con centinaia di persone radunate per prendere parte alla festa.

Poche le mascherine, poca la distanza tra i partecipanti, nessun'autorizzazione concessa, probabilmente è bastato sbandierare una bandiera rossa per essere stati esenti da provvedimenti: lo faremo sapere ai ristoratori sanzionati.  Ma non bastava il rave, ad esso si è aggiunto il corteo e la folla in via del Pratello, mentre è ancora oggi in corso la “caccia” ai ragazzi – alcuni dei quali appartenenti a collettivi universitari e centri sociali – che sabato sera hanno resistito ai controlli di carabinieri e polizia a suon di bottigliate.

 

Io credo che quanto è accaduto sia deplorevole, abbia trasmesso un’immagine disdicevole di Bologna capoluogo e di Bologna città metropolitana, immagine che attraverso i media è andata oltre il perimetro dei confini provinciali, connotandola non certo più come la dotta o la grassa, ma sempre e solo come “la rossa”.

 

Inoltre, quanto accaduto, ha costituito e costituirà un rischio non solo per la comunità cittadina – come ha dichiarato l’assessore Lepore - ma per quella della provincia tutta, in quanto trattasi di centinaia di persone che sono venute a contatto con altre e che hanno girato spostandosi e non necessariamente con mezzi propri, ma probabilmente utilizzando anche quei mezzi pubblici dove sono costretti a viaggiare studenti e lavoratori pendolari.

 

Il Sindaco ha dichiarato che il Comune non si deve fare carico di responsabilità non sue ma l’accusa più grave è pervenuta dal suo assessore Lepore, il quale ammettendo che l’evento era annunciato da una settimana su tutti i social, ha scaricato tutte le responsabilità, chiedendo più rigore a prefettura e questura anche in ordine ad episodi che c’erano già stati nelle piazze e nel mercato di via Fioravanti.

 

Ci sembra tutto apodittico: nessuna scusa rivolta ai cittadini, nessuna riflessione di merito.

 

Ebbene, lo riteniamo un fatto gravissimo: la tutela della Città spetta in primis a chi la governa o si candida a farlo, anche in veste di Sindaco metropolitano, che deve garantire oggi soprattutto le misure di sicurezza sanitaria. Appare chiaro invece, come il tema costituisca un problema irrisolto per chi da anni amministra la città, ma soprattutto per il Partito democratico, che mai è intervenuto veramente per debellarne le piaghe, autorizzando e sponsorizzando eventi di un certo tipo. Respingiamo anche l’invito del Presidente della Regione, il quale chiede di lavorare tutti assieme solamente a proprio comodo, domandando uno sforzo comune anche a quei cittadini perbene cui sempre tocca subire il doppio peso delle misure, anche adesso in tempo di pandemia.       

 

La stessa regola e la stessa misura, lo stesso impegno e sacrificio che quotidianamente viene preteso dagli amministratori della provincia, dai nostri ragazzi privati della minima socialità e relegati davanti ad un video o seduti ad un banco per ore, dagli imprenditori cui si impedisce di lavorare e comunque sanzionati in via amministrativa e penale, dai gestori di palestre cui si è chiesto di adeguarsi per poi restare chiusi e a molti altri – valga davvero per tutti!

 

Da Consigliera metropolitana mi auguro che dalle manifestazioni occorse non derivino conseguenze più importanti a livello sanitario per la nostra comunità, cittadina e della provincia, con conseguenti misure nuovamente restrittive per tutti; in vista poi del tavolo annunciato per domani, auspico che dalle parole si passi ai fatti, con l’adozione di misure vere, serie e concrete, anche in vista delle prossime manifestazioni già annunciate”.

 

Lo dichiara:

Marta Evangelisti Consigliera metropolitana gruppo “Uniti per l’Alternativa”


Data ultimo aggiornamento: 29-04-2021