Comunicato stampa

Evangelisti: “Ok Ospedale Vergato COVID resort ma sia garantita la sicurezza di medici e operatori e al termine dell’emergenza nuova valorizzazione della struttura”

 

“In queste ore è uscito il comunicato della CTSS con cui si annuncia che la struttura ospedaliera di Vergato sarà volta ad ospitare malati di Coronavirus in via di guarigione, le così dette cure intermedie, così da liberare posti nei presidi cittadini e da garantire una più efficace assistenza per tutti coloro che dovessero rivolgersi a queste strutture fortemente stressate per il carico abnorme di pazienti.

A questo proposito mi limito a dire che in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo non spetta alla politica interferire ma collaborare con le proposte e con le scelte che vengono assunte dalle istituzioni sanitarie aggiungendo che ritengo molto sciocco, per non dire altro, non aver capito che, ancora più che mai, gli egoismi di oggi possono trasformarsi in bisogno di aiuto domani.

Fatta questa brevissima premessa altrettanto ritengo che non debbano essere assolutamente sottovalutati i possibili rischi di questa scelta e per questo mi rivolgo al dott. Barigazzi, nel Suo ruolo di Assessore delegato in CTSS e al Sindaco Metropolitano affinché si facciano carico  e garanti che tutti i soggetti che avranno a che fare con i pazienti ancora positivi al virus siano dotati di ogni dispositivo di protezione individuale sufficiente e necessario per garantire la assoluta incolumità e sicurezza degli stessi, delle loro famiglie, della loro comunità tutta.

Mi rivolgo agli stessi inoltre perché, una volta terminata questa angosciante e drammatica fase, si vogliano far carico di sostenere, a maggior ragione in conseguenza alle scelte odierne, il ruolo del presidio ospedaliero di Vergato  come plesso fondamentale - al pari di altri di provincia - all’interno della rete ospedaliera bolognese e come tale destinatario di un ulteriore potenziamento sia in termini di servizi, che di personale.

Se oggi si deve fare la nostra parte sia al servizio di una comunità più ampia, sia per rendere più sicura la stessa popolazione della montagna che dovesse essere costretta a rivolgersi soprattutto a Bologna, non sarebbe accettabile che alla fine dell’emergenza le istituzioni sanitarie retrocedessero rispetto alla analisi e alle decisone assunte in queste ore”.

Marta Evangelisti - Consigliera Città metropolitana Bologna


Data ultimo aggiornamento: 02-04-2020