Comunicato stampa

Dichiarazione consigliera Seta su Smart Working e Appennino

 

In merito alle misure che vanno a costituire la cosiddetta Fase 2, trattate nel tavolo metropolitano per la sicurezza sui luoghi di lavoro, avevo espressamente chiesto al Consigliere delegato Monesi di non trascurare la misura dello smart working  come risposta odierna, ma anche futura, a problematiche metropolitane annose quali il traffico congestionato, il problema degli spostamenti attraverso mezzi pubblici, questione particolarmente delicata sia sotto il profilo della possibile diffusione del virus sia per i costi che vanno ad incidere sull'azienda, le politiche per la famiglia, le misure per i bimbi che risultano ancora incerte e di lacunosa attuazione, i costi per il mondo del lavoro.

L'emergenza Covid 19 ci ha insegnato che il lavoro da casa può dare tempi e soluzioni diverse e più utili ad un mondo del lavoro come quello italiano poco attento ad evolversi in tal senso.

Ho ricevuto rassicurazioni dal Consigliere Monesi ma nessuna menzione dell'argomento è poi sorta in ambito metropolitano e regionale.

Abbiamo visto incentivi per monopattini e biciclette, la corsa a piste ciclabili di dubbia utilità sulla grande massa degli spostamenti, ci aspettavamo maggiore attenzione agli ausili, anche e soprattutto economici, per lo smart working per quelle realtà ove esso è applicabile.

Lo stesso territorio dell'Appennino, che soffre per lo spopolamento di aziende e residenti, ne trarrebbe un netto giovamento. Soprattutto in relazione alla riscoperta, post Covid, della diversa qualità di vita nei paesi, a cui stiamo assistendo negli ultimi mesi. Necessario quindi concludere il cablaggio, le reti di connessione tramite fibra ed avviarsi ad un salto di qualità, che non ha più il nome di nodi stradali da riempire ma di strade da svuotare.

Sarebbe utile in tal senso un incontro con i Sindaci al fine di fare il punto della situazione.

Spero che le nostre realtà che si professano green alla prima opportunità, invece di arrovellarsi su monopattini, bicipolitana che comunque esclude ogni realtà periferica a Bologna city, blocco del traffico e quel PUMS dai molti punti solo teorici, si adoperino in tale direzione, verso il futuro.

Erika Seta
Capogruppo Uniti per l'Alternativa


Data ultimo aggiornamento: 27-05-2020