Bentivoglio: dialoghi su storie e prospettive per il mulino Pizzardi

 

Una muratura eretta come la prua di una nave fende il Navile dove un tempo, all’altezza del castello di Bentivoglio, il canale si diramava per consentire la navigazione di piatti busintoro da una parte (ramo oggi interrato) e alimentare le pale di un mulino dall’altra.

Quel mulino produceva svariati tipi di farina già in epoca medioevale, ma fu la sistemazione voluta a fine Ottocento dal marchese Carlo Albero Pizzardi a perfezionarne le modalità produttive fino a livelli di eccellenza.

Distribuito su quattro piani, il mulino è stato attivo fino alla metà degli anni Settanta. Da allora, il luogo ha interessato e affascinato studiosi di archeologia industriale e fotografi, avvolti da un senso di nostalgia e affascinati dalle macchine allineate in ampi spazi.

 

Il mulino fa parte di un complesso più ampio che include quella che era la residenza estiva del marchese, ora biblioteca comunale, e altri ambienti che una recente ristrutturazione ha destinato a residenze civili. La parte dedicata alla produzione è diventata invece una sorta di museo d’archeologia industriale, in attesa di una precisa destinazione d’uso.

 

È questa la ragione per cui venerdì 3 febbraio (dalle ore 20.45 presso il Centro TeZe di via Enrico Berlinguer 7 a Bentivoglio) il sindaco Erika Ferranti darà il via a due giornate di studio dal titolo Portiamo l’acqua al nostro mulino , il cui fine è ricostruire la storia dell’impianto e immaginarne prospettive e utilizzi futuri.

 

Diversi gli oratori previsti: lo storico Roberto Colombari, l’esperto di civiltà rurale Francesco Fabbri, Jacopo Ibello dell’Associazione Save Industrial Heritage, partner dell’iniziativa, Vittorio Calanchi, ultimo gestore del mulino e Miria Cervi, appassionata di cultura locale.

 

Il giorno seguente, sabato 4 febbraio (dalle ore 9.30 presso Palazzo Rosso di Via Guglielmo Marconi, 5) la voce passerà a Fabrizio Sarti, che interverrà mettendo in relazione il mulino con lo sviluppo potenziale del territorio; seguirà Antonio Nicoli, autore di un progetto di riqualificazione del mulino; Massimo Brunelli dell’associazione Amici delle acque, che di recente, dopo un’accorta pulizia degli spazi, ha organizzato visite guidate, e Alberto Dolci, che illustrerà la ristrutturazione del Mulino Moro di Bottonera situato in Valchiavenna.

 

Al sindaco sono riservate le conclusioni delle due giornate di studio.

 

Nel pomeriggio di sabato, dopo il buffet a cura del Centro Sociale Il Mulino, sarà possibile (avendo però prenotato durante la mattina), visitare l’impianto.

 

Informazioni presso l’URP del Comune di Bentivoglio (tel. 051 6643511 - urp@comune.bentivoglio.bo.it)

 
 

Fonte: Ufficio Stampa Unione Reno Galliera

e-mail: comunicazione@renogalliera.it

 

 

 
 

Data ultimo aggiornamento: 24-03-2017