Festival della Cultura Tecnica, si riparte dall'istruzione di qualità

Dal 20 ottobre al 16 dicembre in tutto il territorio dell’Emilia-Romagna andrà in scena l’ottava edizione della rassegna

L'immagine dell'edizione 2021 del Festival della cultura tecnica
 

L’istruzione di qualità come leva da cui ripartire, anche e soprattutto dopo l’emergenza del periodo pandemico. È all’Obiettivo n° 4 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite - nel solco del percorso intrapreso lo scorso anno con l’edizione incentrata sul tema “Sviluppo Sostenibile e Resilienza”- che sarà dedicata l’ottava edizione del Festival della Cultura tecnica, manifestazione promossa sull’intero territorio regionale dell’Emilia-Romagna, per dare massimo valore e visibilità all’importanza dell’istruzione e della formazione tecnica, tecnologica e scientifica.

Come fin dalla prima edizione organizzata nel 2014 a Bologna, la manifestazione si svolgerà in autunno, dal 20 ottobre al 16 dicembre 2021, per favorire un confronto il più possibile allargato e partecipato tra ragazze e ragazzi, famiglie, insegnanti, operatrici e operatori del mondo dell’educazione e della formazione, portatori di interesse e in generale l’intera comunità territoriale.

Con il focus sull’Obiettivo 4 “Istruzione di Qualità”, l’intento è di sottolineare il ruolo fondamentale che la scuola e il sistema dell’istruzione possono svolgere per la costruzione di una società più equa e inclusiva, ancor più con il perdurare del periodo di crisi pandemica. Proprio per questo motivo, l’attenzione sarà rivolta in particolar modo all’accelerazione digitale che ha interessato tutti gli ambiti del sistema dell’istruzione, con lo scopo primario e immediato di garantire la continuità didattica anche nelle fasi di distanziamento sociale.

Di tale accelerazione si analizzeranno gli impatti, sia in termini positivi e di opportunità, sia dal punto di vista delle criticità. Tutto ciò, con il duplice obiettivo di valorizzare, mettere a sistema e rilanciare le esperienze e i risultati più positivi e potenzialmente ricchi di opportunità, e riflettere al contempo sulle misure e gli interventi da attuare per contrastare gli aspetti più critici e penalizzanti, a cominciare da quelli che rischiano di acuire i fenomeni di marginalità e disuguaglianza già esistenti, o addirittura di crearne di nuovi.

Di marginalità e diseguaglianze si discuterà anche rinnovando l’attenzione che il Festival dedica da sempre al tema del contrasto ai gap di genere, attraverso iniziative ed eventi contro gli stereotipi e gli altri fattori sociali e culturali che ostacolano le ragazze nella scelta di percorsi scolastici, formativi e professionali dell’area STEAM (Science, Technology, Engineering, Arts and Mathematics).

 

Su questi temi si rifletterà nell’ambito di un ricco calendario di appuntamenti che rafforza la formula innovativa lanciata in occasione della passata edizione, prevedendo eventi in presenza, iniziative e progetti digitali, e format ibridi di nuova concezione, nei quali le dimensioni fisica e virtuale si integreranno per garantire il massimo grado di coinvolgimento e diffusione dei temi, anche al di fuori del territorio regionale.

Anche in considerazione dell’articolazione sempre più variegata e innovativa del cartellone, negli scorsi giorni con un atto del Sindaco della Città metropolitana di Bologna è stato istituito il Comitato Scientifico del Festival, composto da autorevoli professionisti ed esperti di alcune tra le principali istituzioni, associazioni e altre realtà organizzative che concorrono all’organizzazione della manifestazione. Ai nuovi componenti spetterà il compito di supportare il coordinamento tecnico del Festival, per individuare temi, chiavi di lettura e ambiti di approfondimento di particolare interesse, contribuire direttamente alla progettazione e alla realizzazione di specifici eventi, anche a carattere nazionale e internazionale, individuare soggetti e organizzazioni interessati a realizzare sinergie e collaborazioni con la rassegna, e favorire la massima promozione e conoscenza delle sue iniziative, anche al di fuori dei confini regionale e nazionale.

Al comitato scientifico del Festival partecipano professionisti ed esperti in rappresentanza di: Regione Emilia-Romagna, Art-ER Attrattività Ricerca Territorio, Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, Unioncamere Emilia-Romagna, CNR-INAF – Area della Ricerca di Bologna, Associazione Donne e Scienza, AECA Associazione Emiliano-romagnola Centri Autonomi formazione professionale, Istituzione Gian Franco Minguzzi, Rete CapoD - Associazione che supporta le pari opportunità, Università di Bologna e Città metropolitana di Bologna.

Intanto, l’organizzazione della rassegna è già entrata nel vivo con il lancio di una call rivolta a scuole, enti, associazioni e tutti gli altri soggetti che vogliano proporre progetti e iniziative da inserire nel cartellone generale. Per manifestare il proprio interesse in tal senso, è possibile compilare un modulo online .

Il Festival della Cultura tecnica è promosso dalla Città metropolitana di Bologna è parte integrante del Piano Strategico Metropolitano di Bologna ed è realizzato in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, che co-finanzia il progetto tramite il Fondo sociale europeo, con il Comune di Bologna e con altri numerosi partner pubblici e privati, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Al Festival metropolitano, in programma nell’area metropolitana bolognese dal 2014, si affiancano a partire dal 2018 le edizioni organizzate dalle Province di Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini, in collaborazione con la rete di soggetti locali interessati a queste tematiche, per un palinsesto complessivo che nell’ultima edizione ha raggiunto la quota di circa 500 tra seminari, laboratori, convegni ed eventi.

Tutte le novità e gli aggiornamenti sul Festival sono disponibili sul sito festivalculturatecnica.it

 
 
Data di pubblicazione: 01-06-2021
Data ultimo aggiornamento: 01-06-2021
 
 
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