Case-Rifugio per donne vittime di violenza: a Bologna apre una nuova struttura

E' il progetto "Ri-uscire" presentato da Comune, Città metropolitana e Casa delle Donne

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A Bologna cresce  l'offerta di ospitalità in emergenza per le donne vittime di violenza di genere e per i loro bambini. Si tratta del progetto "Ri-uscire" presentato dal Comune di Bologna in collaborazione con la Casa delle donne per non subire violenza e la Città metropolitana e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna. Grazie a Giovanna Foglia, imprenditrice e fondatrice del trust "Nel nome della donna", che ha messo a disposizione una palazzina in comodato gratuito, ci sono altri 10 posti a disposizione per l'accoglienza in emergenza.
La città di Bologna fin dagli anni '90 si è impegnata concretamente sul tema della violenza contro le donne, supportando la nascita di uno dei primi centri antiviolenza italiani, la Casa delle donne, che disponeva di una sola casa rifugio per 7 posti letto totali. Da allora la capacità di risposta ai bisogni delle donne per l'ospitalità è costantemente aumentata. Fino ad ora erano 4 le case rifugio: Casa Save, con 9 posti letto per ospitalità in emergenza, e tre rifugi con 21 posti letto per l'ospitalità di medio periodo, che nel corso del 2017 hanno ospitato complessivamente 56 donne e 48 minori. A questi si aggiungono gli alloggi di transizione verso l'autonomia abitativa, messi a disposizione dal Comune. Purtroppo nel 2017 ben 48 richieste di ospitalità hanno dovuto essere rifiutate per mancanza di posti nei rifugi, di qui la decisione di rimodulare il servizio rafforzando l'accoglienza in emergenza.
La collaborazione fra pubblico e privato a Bologna consente così di allargare il sistema di ospitalità in emergenza di donne sole o con figli che subiscono violenza e di rafforzare gli strumenti a disposizione dell’Accordo metropolitano e del Tavolo Interistituzionale per il miglioramento della protezione delle donne che hanno subito violenza nell’ambito di relazioni di intimità. Il Comune di Bologna e la Città metropolitana costruiranno nel corso del 2018 le connessioni del nuovo servizio con il sistema di accoglienza e ospitalità dell'area vasta di Bologna. Le situazioni di emergenza vengono gestite 24 ore su 24 in stretta collaborazione tra Casa Donne, Pris (Pronto Intervento sociale), Asp e le forze dell'ordine.

 

Link: Casa delle donne per non subire violenza

 
 
Data di pubblicazione: inserire data
Data ultimo aggiornamento: 18-04-2018
 
 
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