"Nodo di Rastignano", lettera degli amministratori locali al Ministro

Firmato anche un appello trasversale per rilanciare l'opera

Lavori stradali - Archivio Provincia di Bologna
Sul "Nodo di Rastignano" Bologna ribadisce la "necessità assoluta di realizzare l'opera" e per questo chiede "un incontro urgente" al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli finalizzato ad ottenere la conferma degli impegni assunti e a garantire i finanziamenti necessari.

Lo fa con una lettera al Ministro firmata dal presidente della Regione, Vasco Errani, dalla presidente della Provincia, Beatrice Draghetti, e dai sindaci di Bologna, San Lazzaro e Pianoro, rispettivamente Sergio Cofferati, Marco Macciantelli e Simonetta Saliera, partita venerdì 16 gennaio e indirizzata anche al presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, all'amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana (Rfi) e all'amministratore delegato della Tav, Andrea Salemme.

Inoltre, un appello "trasversale" è stato sottoscritto da amministratori e parlamentari di tutte le parti politiche (tra le firme quelle del sindaco di Monghidoro Marino Lorenzini di Forza Italia, del "civico" Maestrami, primo cittadino di Loiano, e degli onorevoli Garagnani, Raisi, Berselli per il centrodestra, di Galletti dell'Udc e di Beneamati, La Forgia e Vitali per il centrosinistra), dai dirigenti di Unindustria, Confartigianato e Cna, dai presenti dei Lions e del Rotary, dai leader di diversi Comitati.
    
Tutti preoccupati per il futuro di un'opera definita "strategica e a lungo attesa", dopo le dichiarazioni del Ministro che - rispondendo a una interrogazione parlamentare - l'ha definita non più realizzabile da parte del consorzio Cavet, in quanto non più contestuale alla conclusione dei lavori relativi alla tratta Alta velocità-Alta capacità ferroviaria Bologna-Firenze, e per l'impossibilità di utilizzare le risorse del Contratto di programma ANAS per raggiungere la copertura del fabbisogno finanziario necessario.

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