Consegnato il premio "Diana Sabbi"

La cerimonia a palazzo Malvezzi

Un momento della consegna del premio - Archivio Provincia di Bologna
Un momento della consegna del premio - Archivio Provincia di Bologna
Nell'ambito delle celebrazioni per l'anniversario della Liberazione, martedì 21 aprile a palazzo Malvezzi è stato consegnato il premio "Diana Sabbi" per la migliore tesi di laurea in lingua italiana discussa in discipline di Storia contemporanea in Atenei italiani. Io tema prescelto è la storia delle donne, dei movimenti, delle resistenze e dei modelli femminili in età contemporanea, con particolare riferimento al periodo della Seconda guerra mondiale e della Resistenza.

Il premio, di 2mila euro, è stato istituito nel 2005 dall'assessorato alla Cultura e Pari opportunità della Provincia in collaborazione con l'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna e con l'Associazione nazionale partigiani d'Italia-sezione di Bologna. Dedicato alla memoria della staffetta partigiana Diana Sabbi, medaglia d'argento al valore militare per la sua attività durante la Resistenza nella Settima brigata "Garibaldi" e assessore a Pianoro della prima giunta comunale dopo la Liberazione, il riconoscimento intende evidenziare il forte radicamento della Provincia nei valori della Resistenza e valorizzare quella parte della storia, ancora poco conosciuta, riguardante la partecipazione e il ruolo delle donne nella Liberazione.
Fra le 14 domande di partecipazione pervenute quest'anno, sono state prescelte tre vincitrici ex-aequo che si divideranno il premio:
- Valentina Bailo, Violenze di genere durante la Seconda Guerra Mondiale in Italia nei racconti del fondo "La mia guerra", tesi di laurea in Storia delle esperienze di guerra in età contemporanea, Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, Facoltà di lettere e filosofia, corso di laurea in Storia d'Europa, a.a. 2007/2008. Segnalato per la stretta compenetrazione fra gli studi esistenti sulle violenze di genere in tempo di guerra e la fonte considerata (il fondo "La mia guerra) da cui emerge un quadro composito e ricco di pathos talvolta veramente choccante.
- Eleonora Lotti, La famiglia palestinese tra scuola e nazione. La prospettiva dei manuali scolastici, Università Ca' Foscari di Venezia, Facoltà di lingue e letterature straniere, corso di laurea in culture, istituzioni e lingue dell'Eurasia e del Mediterraneo, a.a. 2007/2008. Segnalato per sensibilità, capacità di scavo nelle fonti e originalità d'intreccio fra storia culturale e storia generale. Indaga le relazioni di genere nei testi scolastici per l'infanzia, dandone un panorama multiforme.
- Maria Pia Pizzolante, Il femminismo degli anni Settanta e l'aborto, La Sapienza-Università di Roma, Facoltà di Scienze Umanistiche, corso di laurea specialistica in Storia delle civiltà e delle culture dell'età moderna e contemporanea, a.a. 2007/2008. Dimostra grande profondità e maturità d'approccio al tema complesso del femminismo degli anni '70, indagato in maniera puntuale ed esaustiva nell'ambiente romano, avvalendosi di più fonti, scritte e orali, da cui fa emergere una rete di relazioni personali e rapporti più generali con la società e la politica del tempo.

Alla consegna erano presenti: Beatrice Draghetti, Simona Lembi, presidente e assessora alla Cultura e Pari opportunità della Provincia di Bologna; Dianella Gagliani, Università di Bologna in rappresentanza del Rettore; William Michelini, presidente ANPI Bologna; Maria Pia Pizzolante, una delle vincitrici, e familiari delle altre due laureate, attualmente all'estero.

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Premio Diana Sabbi, dal sito tematico Pari opportunità