Migranti, oltre 84 mila i regolari nel territorio metropolitano

 
 

E' quanto emerge dal nuovo Rapporto annuale 'La presenza dei migranti nella città metropolitana di Bologna'

L’8,5% della popolazione residente nell’area metropolitana di Bologna è di cittadinanza non comunitaria, collocandola in sesta posizione, tra le Città metropolitane, per incidenza della popolazione non comunitaria. La percentuale però non è omogenea in tutto il territorio; solo in tre comuni la quota di cittadini provenienti da Paesi Terzi sulla popolazione residente supera il 10% (Bologna, Crevalcore e Galliera), in altri 38 è compresa tra il 5% ed il 10%, mentre in tutti i restanti 14 comuni dell’area metropolitana in esame è al di sotto del 5%.

E' quanto emerge dal nuovo Rapporto annuale “La presenza dei migranti nella città metropolitana di Bologna”, curato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - DG immigrazione e politiche di integrazione con ANPAL Servizi. La terza edizione del Rapporto offre un’analisi della presenza, delle caratteristiche socio-demografiche e delle condizioni occupazionali dei cittadini di Paesi terzi regolarmente presenti sul territorio della città metropolitana di Bologna. 

Anche prendendo in considerazione i dati relativi ai permessi di soggiorno, Bologna risulta la sesta Città metropolitana per numero di cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti: sono infatti 84.480 i cittadini non comunitari che hanno richiesto o rinnovato il permesso di soggiorno nel territorio bolognese al 1° gennaio 2018, pari al 2,3% del totale nazionale. I paesi più rappresentati sono Marocco (15,3%), Pakistan (8,9%) e Albania (8,8%). L'incidenza dei residenti extra Ue sul totale dei residenti è leggermente superiore alla media nazionale: 8,5% contro 5,9%”.

I minori non comunitari nel territorio metropolitano sono 18.673 (pari al 2,3% dei minori non comunitari in Italia): una presenza in leggero calo rispetto all’anno precedente con una riduzione dell’1,6%. Sempre in calo, ma in misura nettamente inferiore, il numero di nati stranieri: -0,3% a fronte di una riduzione del 2,3% rilevata su scala nazionale. I 1800 circa nati stranieri rappresentano il 2,3% dei nati stranieri in Italia al 31 dicembre 2017.

LAVORO

Nella Città metropolitana di Bologna la forza lavoro straniera è una presenza consolidata da diversi anni: circa un occupato su otto, nell’area considerata, è di cittadinanza straniera. Si tratta principalmente di cittadini provenienti da Paesi Terzi: 38.953 che rappresentano l’8,4% degli occupati dell’area, dato nella media considerando che l’incidenza della popolazione di cittadinanza non comunitaria sul totale dei residenti è proprio pari all’8,4%.

Il coinvolgimento nel mercato del lavoro riguarda in maggior misura la componente maschile della popolazione non comunitaria residente nell’area (uomini: 65,3%; donne: 34,7%) e la percentuale femminile tra gli occupati non comunitari risulta – nella Città metropolitana in esame – persino inferiore a quella rilevata su scala nazionale (dove la quota femminile si ferma al di sotto del 40%). Nel 2017 sono 13.528 le lavoratrici non comunitarie nella Città metropolitana di Bologna e rappresentano il 2% delle occupate non comunitarie nel nostro Paese

LE IMPRESE STRANIERE

Quasi un’impresa su dieci in Italia è un’impresa straniera; si tratta di un fenomeno in costante crescita che svolge un ruolo sempre più centrale nell’economia del nostro Paese. Sono complessivamente 585.674 le imprese a conduzione straniera registrate nel 2017 in Italia. Nella maggioranza dei casi (78,8%) si tratta di imprese individuali, il 13% è costituito da società di capitali, il 6,4% è una società di persone, mentre le altre forme di impresa coprono una quota di poco inferiore al 2%.
In particolare, nell’area metropolitana bolognese, i titolari di imprese individuali di cittadinanza non comunitaria sono 6.418 e rappresentano poco meno di un quinto del totale degli imprenditori individuali dell’area bolognese; una percentuale leggermente superiore a quella rilevata su scala nazionale (11,7%), tanto che l’area metropolitana di Bologna risulta sesta per incidenza di imprese a titolarità non comunitaria.

Il Rapporto è disponibile sul Portale Integrazione Migranti e sul sito istituzionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.