Corsi di italiano per stranieri, com'è cambiato l'insegnamento online con la pandemia

 
 

Il racconto di alcune scuole della città metropolitana che coinvolgono oltre 400 persone, uomini e donne

Sono oltre 400 gli studenti, uomini e donne, che frequentano i corsi di italiano per stranieri organizzati online (a causa della pandemia) dalle scuole di volontariato nella città metropolitana di Bologna.

La situazione emergenziale da marzo in poi ha messo a dura prova anche la rete di volontariato che a livello metropolitano si occupa dell’insegnamento dell’italiano L2 agli stranieri presenti sul territorio. Sette delle scuole attive sul territorio (Aprimondo centro Poggeschi, Penny Wirton, By Piedi, Laboratorio Migranti Antoniano, Sopra i Ponti, Alfabeti colorati e Albero di Cirene) hanno raccontato la loro esperienza e le nuove strategie messe in campo per poter proseguire con i corsi a distanza.

Per alcune scuole organizzarsi è stato più semplice e immediato come per Penny Wirton o per i Laboratori Migranti che non hanno mai interrotto i corsi anche durante il primo lockdown. Per le altre invece la pandemia ha portato a una totale rimodulazione e riorganizzazione dei corsi. Alcune erano riuscite a riprendere le lezioni in presenza in ottobre con tutte le precauzioni necessarie ridimensionando però il numero degli allievi per motivi di sicurezza, come Alfabeti colorati, By Piedi o Albero di Cirene, per poi interromperli a novembre.

 

Il cambiamento dalle lezioni in presenza a quelle a distanza ha portato in primo luogo a un nuovo e fondamentale utilizzo degli strumenti tecnologici: da Skype a Whatsapp da Meet a Zoom ogni scuola ha scelto la piattaforma più adatta lasciando molta libertà ai volontari di decidere quale utilizzare in base alle possibilità degli allievi.

La principale difficoltà riscontrata è stata quella dell’accesso alle nuove tecnologie e agli strumenti necessari (come computer o tablet) da parte degli allievi che ha portato per esempio nel caso di Aprimondo o Alfabeti colorati all’abbandono di molti studenti/e. Per molte allieve della scuola Sopra i Ponti per esempio, è stato difficile adeguarsi alle nuove modalità di lezione da casa con mariti e figli. Per altre scuole invece la modalità online ha portato un aumento delle richieste, come per la Penny Wirton, chiamati ad intervenire in luoghi in cui in situazioni normali non sarebbero intervenuti (Case accoglienza, corsi CPIA e case di minori).

Le lezioni online si svolgono, in quasi tutte le scuole, individualmente o al massimo con tre-quattro studenti, come nel caso dei Laboratori Migranti o di Aprimondo, creando così nuove modalità di interazione e relazione. Il rapporto fra allievo e volontario insegnante è diventato molto più stretto e personalizzato, soprattutto grazie alla maggiore flessibilità organizzativa per le giornate e orari di lezione. Inoltre è cambiato anche il coinvolgimento degli insegnanti, ora molto più presenti nelle vicende personali degli studenti (per esempio per la ricerca di un lavoro o di una casa, o per la compilazione di documenti).

La scuola By Piedi ha evidenziato una notevole diminuzione della dispersione scolastica a favore di una grande fedeltà e miglioramento degli studenti così come emerso dai test periodici che vengono effettuati.

Alcune scuole nella nuova modalità uno a uno non hanno potuto accogliere tutti gli studenti, altre ancora come Albero di Cirene e By Piedi hanno una lunga lista di attesa anche se By Piedi per esempio ha acquisito molti insegnanti nuovi tra cui uno di Firenze. Uno dei vantaggi delle lezioni a distanza è appunto il fatto di poter anche essere fisicamente in un altro posto: un loro allievo per esempio a oggi si trova in Pakistan con la famiglia e anche da lì riesce a seguire le lezioni.  

Per dare una idea dei numeri si va dai circa 150 allievi che frequentano i corsi di Aprimondo, agli 80 della Penny Wirton e By Piedi, ai circa 60 dei Laboratori Migranti, ai 24 di Alberi di Cirene, ai 10 di Sopra i Ponti e alle 8 allieve Alfabeti colorati. Un grosso ringraziamento va a tutti i volontari delle scuole che rappresentano la colonna portante delle scuole di italiano legate al volontariato e che quotidianamente si impegnano in questa attività dedicando energia e tempo.

Sono cambiate anche le modalità di registrazione degli studenti: si va dal questionario online utilizzato per esempio da Aprimondo o By Piedi all’agenda elettronica utilizzata da Penny Wirton per gestire le lezioni controllando anche il flusso delle presenze.

La grossa difficoltà evidenziata da tutte le scuole a livello strutturale è quello di fare rete, di riuscire a coordinarsi per scambiare informazioni, per supportarsi e per essere aggiornati sulle reciproche attività.

Pensando al futuro tutte le scuole stanno ipotizzando un possibile rientro in presenza, anche se alcune hanno tenuto un presidio aperto in presenza per accogliere nuovi allievi, come Penny Wirton, o dei corsi in presenza in totale sicurezza come By Piedi.