l vasto complesso di Villa Smeraldi, di proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Bologna, ubicato al centro della pianura bolognese, in località San Marino del Comune di Bentivoglio, è stato oggetto negli ultimi anni di un importante processo di valorizzazione teso a rafforzare e rilanciare l’attività espositiva, museale e convegnistica di tutta l’area. In questo processo di valorizzazione si inseriscono sia gli interventi riguardanti la nuova area espositiva, rappresentata dai padiglioni e dai corpi e spazi accessori, nati per rafforzare tale vocazione museale, sia quelli dell’area storica, rappresentata dalla villa e dai corpi annessi e dal grande parco storico all’inglese, testimoni delle forma della vita delle famiglie della aristocrazia e della borghesia terriera nelle dimore di campagna:
Il Museo della Canapa nel Complesso di Villa Smeraldi
L’intervento si è inserito nel quadro dei lavori di generale riqualificazione del complesso storico di Villa Smeraldi. In particolare, ha riguardato il superamento delle barriere architettoniche nel Museo della Canapa e il completamento dei marciapiedi esterni degli edifici che compongono il complesso Villa Smeraldi all’interno del Parco Storico.
All’interno del Museo è stata installata una piattaforma elevatrice che consente di collegare il piano terra al piano superiore (piano caratterizzato da due differenti livelli a causa di un’ulteriore barriera di 5 gradini per un dislivello di circa 1 metro) e di raggiungere anche il piano soppalcato.
Inoltre, a completamento delle sistemazioni esterne mediante marciapiedi attorno al corpo della Villa realizzate in precedenti interventi, è stato realizzato un marciapiede esterno in cotto (larghezza 1,20 m.) e relativo massetto di sottofondo attorno all’Aula Didattica e al Corpo “Servizi Igienici” per facilitare l’accessibilità e la fruibilità di tutti.
L’ingresso principale all’Aula Didattica è stato assicurato tramite una nuova rampa in muratura pavimentata con una pendenza inferiore al 5%, stante il dislivello di circa 50 cm dal piano campagna, in sostituzione di una vecchia e ripida rampa.
Nuova area espositiva
Gli interventi più recenti della nuova area riguardano i completamenti esterni e il recupero del primitivo e originario padiglione, nel tempo adibito a magazzino e ricovero attrezzi, a cui si è aggiunto nel corso degli ultimi anni il padiglione espositivo di nuova costruzione e l’avancorpo dei servizi. Il recupero ha comportato pesanti lavori di adeguamento (impianti, coperto, finiture, …) e lavori di sistemazione dei percorsi e delle aree esterne prospicienti i padiglioni. Tra gli interventi in materia di superamento delle barriere architettoniche è importante evidenziare la realizzazione di una nuova unità igienica attrezzata per disabili, l’adeguamento funzionale ed impiantistico di un preesistente ascensore che mette in collegamento verticale lo spazio espositivo al piano terra con il primo piano soppalcato, dove è presente un’altra sezione espositiva.
All’esterno, invece, i lavori hanno riguardato la sistemazione dei percorsi; in particolare, la realizzazione di un vialetto pedonale realizzato in ghiaino lavato gettato in opera con spazio di arrivo e manovra per consentire l’accesso al complesso da parte dei disabili motori; una pedana in tavolato di legno sopraelevata e antistante il corpo ingresso a cui si accede tramite rampe in cemento di idonea pendenza munite di corrimano; da ultimo, un’ampia area cortiliva antistante il vecchio padiglione e da esso accessibile intesa come prolungamento dell’area espositiva interna, ma aperta e scoperta, realizzata in battuto di cemento a livello di campagna, opportunamente attrezzata per il deflusso delle acque meteoriche e adeguatamente illuminata.
Area storica
L’intervento riguarda il grande parco storico annesso alla villa; si tratta di un primo e parziale intervento, il cui completamento si rende necessario per assicurare a tutti i visitatori la piena accessibilità del parco e la fruibilità delle aree del suo interno. L’intervento ha interessato uno dei percorsi già esistenti all’interno del parco; è stato scelto quello più facilmente raccordabile agli attuali ingressi (su via Sammarina e all’estremità opposta in prossimità dell’area parcheggio) ed è stato individuato proprio quello la cui pendenza era minore o comunque adattabile con interventi minimi. Il suddetto percorso, come tutti i percorsi del parco in ghiaia sciolta (la ghiaia sciolta rappresenta un ostacolo spesso insormontabile per chi è in carrozzella) è stato adeguato sostituendo la ghiaia con la graniglia calcarea multistrato (calcestre), previa predisposizione di idoneo strato di sottofondo (geotessile e stabilizzato compattato) ed è stato parzialmente modificato nel suo tracciato per poter assicurare una pendenza minima che non è mai superiore al 5%. Il calcestre è stato scelto per le sue caratteristiche di compatibilità con il contesto naturale e storico (di aspetto terroso chiaro naturale) e per la sua buona permeabilità. Si tratta di una pavimentazione a finitura superficiale fine, compressa e calcificata, la cui compattezza e resistenza favorisce la percorribilità anche a disabili, persone anziane, carrozzine. I bordi laterali che delimitano il tracciato, necessari per evitare mescolanze reciproche (erbe, terreno, graniglia) sono stati realizzati in legno, anch’esso scelto per il suo aspetto naturalistico.