Il Parco è nato nel 2006 dall’impegno delle Amministrazioni dei Comuni di Argelato, Baricella, Bentivoglio, Castel Maggiore, Castello d’Argile, Galliera, Granarolo dell’Emilia, Malalbergo, Minerbio, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale, insieme all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Si articola in due strutture, immerse in un'oasi naturale di riequilibrio ecologico di particolare interesse naturalistico per la ricchezza e la varietà della flora e della fauna: il Casone e il Museo della memoria. Il Casone venne costruito fra il 1790 e il 1850 come rifugio per il guardiano della valle e per i cacciatori su di un isolotto al centro di una vasta zona paludosa. Nei giorni dell’insurrezione armata contro nazisti e fascisti, come oggi, era circondato da un fossato collegato con la restante parte del territorio ad est, ancora a valle, e accessibile tramite una passerella. Nei giorni 18 e 19 aprile 1945 fu il punto di raccolta di tutti i partigiani della zona: qui si riunirono il Comando della Seconda Brigata Paolo e rappresentanti della Quarta Brigata Venturoli. I primi violenti scontri con i tedeschi in ritirata, iniziati il 21 aprile, culminarono nel combattimento di domenica 22 aprile, in tutta la zona che dal Casone va verso San Pietro in Casale, fra Rubizzano e Gavaseto, a ridosso della ferrovia Bologna – Padova. Il Museo della memoria racconta la battaglia dell’aprile 1945 e i suoi protagonisti, attraverso pannelli illustrativi; il filmato "Racconti di libertà"realizzato dal Teatro di Camelot - con i racconti e le testimonianze gente comune che si è opposta, militarmente e civilmente, alla dittatura e alla guerra - rappresenta una riflessione sul significato odierno dei principi che hanno animato la lotta di liberazione e che sono fondamento della Costituzione italiana.