Palazzo dell'Archiginnasio

Bologna - Palazzo dell'Archiginnasio - Cortile

Bologna - Palazzo dell'Archiginnasio - Cortile

 
Piazza Galvani 1 - 40124 Bologna
tel 051 276811 - fax 051 261160

Il palazzo fu costruito fra il 1562 ed il 1563 per volere del Legato pontificio di Bologna, il cardinale Carlo Borromeo e del Vicelegato Pier Donato Cesi, su progetto dell'architetto bolognese Antonio Morandi detto Terribilia, per dare sede unitaria all'insegnamento universitario disperso in varie sedi. Il palazzo si caratterizza per il lungo portico esterno di 30 arcate, il cortile centrale loggiato, gli ambienti decorati da iscrizioni e monumenti celebrativi dei maestri dello Studio e da migliaia di stemmi e nomi di studenti.

Il piano superiore, a cui si accede tramite due ampi scaloni, è occupato da dieci aule scolastiche (oggi depositi della Biblioteca, non visitabili) e - alle due estremità - due aule magne quella degli Artisti (oggi Sala di lettura della Biblioteca) e quella dei Legisti (oggi  Sala dello Stabat Mater). Gli ambienti sono decorati da iscrizioni e monumenti celebrativi dei maestri dello Studio e da migliaia di stemmi e nomi di studenti. L'edificio cessò la sua funzione universitaria nel 1803; dal 1838, dopo essere stato per alcuni anni scuola elementare, è sede della Biblioteca.

Al piano terra, accanto ad alcune aule oggi occupate dall'Accademia di Agricoltura e dalla Società Medica Chirurgica, è il Teatro anatomico, progettato nel 1637 per le lezioni anatomiche dall'architetto bolognese Antonio Paolucci detto il Levanti, scolaro dei Carracci. L'ambiente in legno d'abete è decorato da statue raffiguranti celebri medici e anatomisti dello Studio bolognese, il soffitto a cassettoni (Antonio Levanti, 1645) con figure simboliche delle quattordici costellazioni che attorniano Apollo, nume protettore della medicina. La cattedra del lettore, che sovrasta quella del dimostratore, è fiancheggiata dalle due statue degli ''Spellati'', scolpite nel 1734 su disegno di Ercole Lelli, famoso ceroplasta dell'Istituto delle Scienze; sopra al baldacchino l'allegoria dell'Anatomia riceve in omaggio da un putto alato un femore. La sala subì gravissimi danni nel bombardamento che il 29 gennaio 1944 distrusse quest'ala dell'edificio ed è stata ricostruita nell'immediato dopoguerra riutilizzando le sculture lignee originali, fortunatamente recuperate dalle rovine.

Apertura: Da lunedì a venerdì ore 9-18.45; sabato ore 9-13.45. Sala dello Stabat Mater ore 9-13. Scolaresche: visite guidate su prenotazione

Biglietto: gratuito

 
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