Palazzo municipale e Sala Consiliare

Budrio-Palazzo municipale e Sala Consiliare
 
 
piazza Filopanti, 11 - Budrio (Bo)

 Il palazzo-torre oggi sede del Municipio risale al secolo XIV, quando sorse il primo edificio del complesso: la Torre detta ora dell’Orologio, anticamente della Guardia, poiché tale era la sua funzione che mantenne fino al XIX secolo. Presso la Torre, circa a metà del secolo XV fu costruito un vasto fabbricato, proprietà prima dei Manzoli, poi della ricca e illustre famiglia budriese dei Benni, e dal 1678 convento delle Suore Serve di Maria; passato con i beni delle Confraternite religiose e delle Opere Pie budriesi alla Congregazione di Carità, il palazzo fu acquistato nel 1877 dal Comune per farne la sua sede ufficiale. Nel 1879 ebbero inizio i lavori di restauro (o meglio di totale rifacimento) dell'edificio, diretti dall'ingegnere budriese Luigi Menarini, che era già intervenuto nel 1870-71 sulla torre, abbassandola e ristrutturandola completamente anche con l’aggiunta di una corona di merli ghibellini. Il Menarini unì Palazzo e Torre costituendo un complesso omogeneo ed equilibrato e, in omaggio ai dettami della moda artistica in voga, adottò per la facciata lo stile neogotico – e la stessa corona di merli ghibellini – utilizzato per la ristrutturazione della Torre. Sulla facciata furono murate le lapidi in arenaria dei secoli XV e XVI con gli stemmi dei commissari di giustizia inviati dal governo bolognese, e successivamente, nel 1889, epigrafi commemorative e medaglioni dedicati a Garibaldi e a Mazzini. Inaugurato il Palazzo Comunale nell'agosto 1881 con una grande festa e discorsi di illustri oratori, fra i quali Quirico Filopanti, fu avviata la sistemazione interna degli uffici – e in particolare della sala del Consiglio, collocata nell'aula rettangolare già “stanza del coro” delle Serve di Maria – terminata nel 1885. Alfonso Rubbiani, consigliere comunale (1879-1889) e più volte assessore e vicesindaco di Budrio, curò il progetto di ornamentazione: tutti gli arredi lignei furono eseguiti su disegni suoi, come le elegantissime cancellate divisorie in ferro battuto, le vetrate e la composizione delle quattro suggestive epigrafi dipinte sulle pareti, rievocanti la storia di Budrio. Il pittore Achille Casanova realizzò la restante decorazione con gli stemmi delle frazioni e del Comune ai lati delle epigrafi, usando come sfondo floreale il motivo degli steli della canapa, per lungo tempo vanto e ricchezza dell’agricoltura budriese.

visite: il Palazzo è parzialmente visitabile durante l'apertura degli uffici; la sala del Consiglio in occasioni di eventi particolari e su richiesta

info: Comune di Budrio Ufficio Cultura tel 051 6928281, cultura@comune.budrio.bo.it

 
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