L'archivio conserva le carte storiche del Comune di Bazzano (1797-1965) e il fondo Maria Pia Carnevali (sec. XX) con scritti di e su Emanuel Carnevali
Fondi aggregati: Conciliatore (1803-1807); Giudice Conciliatore (1866-1992); Corpo pompieri (1856-1865); Esattoria consorziale di Bazzano-Contratti (1878-1908); Consorzio Lamazè (1903-1946); Opere federate di Assistenza e Propaganda Nazionale (1918-1919); Associazione Nazionale dei Combattenti (1921- 1946); Ente Comunale di Assistenza (1937-1978); Comitato comunale per le Riparazioni Edilizie (1945-1951); Comitato Comunale di Assistenza U.N.R.R.A. (1945-1951); Opera Nazionale per la protezione della Maternità e dell'Infanzia - Patronato di Bazzano (1945-1963); Municipalità di Amola (1804-1810); Municipalità di Calcara (1804-1809); Municipalità di Crespellano (1804-1813); Municipalità di Monte San Giovanni (1804-1810); Municipalità di Piumazzo (1804-1810); Municipalità di Pradalbino (1804-1810); Municipalità di San Cesario (1804- 1810); Municipalità di Savignano (1804- 1813); Municipalità di Serravalle (1798-1813); Municipalità di Zappolino (1798-1810); Municipalità di Zola Predosa (1804-1810); Guiglia (1812); Montecorone (1813).
ARCHIVI DEPOSITATI: Archivio del dispensario di Igiene Sociale (1929-1981), Commissione Cantonale di Leva di Bazzano ( 1805-1808), Ufficio del Registro (1807-1808); Giudice di Pace di Bazzano (1777, rif. dal 1664-1799); Giudice di Pace (1807-1815); Giusdicente di Bazzano (1815-1816); Governatore di Bazzano (1816-1859); Delegazione mandamentale di Pubblica Sicurezza di Bazzano (1860-1869); Pretura mandamentale di Bazzano (1878-1886); Pretura di Bazzano (1924-1972); Commissione mandamentale Imposte Dirette (1864-1906); Carcere Mandamentale (1899-1908); Sindaci del Mandamento - Deliberazioni (1924); Castelfranco (1816-1865); Crespellano (1797-1831); Montetortore (1803-1810); Monteveglio (1829-1831); Governatore di Savigno (1816-1817); Preture di Guiglia e Bologna (1803-1808); Ospedale Umberto I, poi Ospedale civile di Bazzano (1904-1990).
E’ importante notare che presso l’archivio del Comune di Bazzano è conservato il fondo prodotto dai Vicariati e da Capitanato della Montagna di Bazzano (1288-sec.XIX/2), con documentazione relativa a numerosi Comuni ed a svariate località della provinvia di Bologna.
Altri fondi di interesse locale: Presso l’Archivio di Stato di Bologna si conservano: Vicariati di Bazzano (1406-1747); Capitanato di Bazzano (1521-1747)
L'archivio è collocato in una palazzina attigua alla Biblioteca Comunale, in ambienti idonei; è stato oggetto di un recente intervento di riordino.
Il castrum di Bazzano, posto al confine fra le terre appartenenti al contado di Bologna ed i possedimenti modenesi, conosce, prima del 1325, una storia particolarmente travagliata e fortemente segnata dalle lotte fra le due città vicine per la conquista di questo importantissimo avamposto militare. “Di queste lotte, la battaglia di Zappolino (1325) rappresenta il momento culminante: d’ora in poi, la storia di Bazzano e quella di Bologna muovono in un certo senso parallelamente. Bazzano è fedele ai Visconti durante la loro dominazione di Bologna anche quando Giovanni da Oleggio si ribella a loro e si proclama signore di Bologna, con l’adesione di quasi tutto il contado.
Il territorio bazzanese passa alla Chiesa quando i Visconti sono sconfitti dalle truppe del Cardinale Albornoz nella battaglia di S. Ruffillo. Dopo l’ennesimo palleggiamento fra il potere di Modena e quello di Bologna, nel 1398, papa Bonifacio IX conferma il dominio di Bologna su Bazzano e, in questa occasione, anche la parrocchia passa dalla diocesi modenese a quella bolognese. Giunge poi il governo dei Bentivoglio ed il castello diviene sede autonoma di Vicariato (...)
Nel 1508, il castello è designato dal comune di Bologna a sede di uno dei tre Capitanati della Montagna, ampia circoscrizione territoriale alla quale fanno capo 23 località delle vallate del Lavino e del Samoggia. Da questo momento in poi il castello di Bazzano è sede del tribunale civile e penale e degli uffici amministrativi del Capitanato ed è la residenza del capitano e degli armigeri: è destinato, dunque, non tanto a scopi militari, quanto a scopi prevalentemente giudiziari e amministrativi.” (Cfr. Dal Santerno al Panaro. Bologna e i Comuni della Provincia nella Storia, nell’Arte e nella Tradizione, a c. di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta Editrice, 1987, vol. I, p. 294).
Il capitanato della montagna di Bazzano fu soppresso nel 1797, con il sopraggiungere della dominazione francese.
Nel 1805, nel napoleonico Regno d’Italia, Bazzano è sede del II cantone del Distretto di Bologna, all’interno del Dipartimento del Reno. Il cantone comprende i comuni di: Bazzano con Monte Budello; Calcara con S. Almaso e S. Maria in Strada; San Cesareo e Sant’Ambrogio; Crespellano; Lamola con San Lorenzo in Collina e Ozzano dell’Amola; Monte San Giovanni con Merlano, Mongiorgio e Monte S. Pietro; Piemazzo; Pradalbino con S. Martino in Casola, Monte Maggiore e Oliveto; Savignano già Modenese; Serravalle con Monteveglio; Zappolino con Ponzano e Tiola; Zola Predosa.
Nel 1810, nell’ambito delle ulteriori operazioni di riordino amministrativo del Dipartimento del Reno, il comune di Bazzano è, come già precedentemente, sede di cantone. Al cantone fanno capo, ora, i comuni di Monteveglio, Savignano, Serravalle, Crespellano, Guiglia, Montecorone e Monte S. Pietro, ciascuno con un gruppo di località “aggregate” nella propria giurisdizione.
Con la restaurazione del dominio pontificio, Bazzano diviene sede di Governatorato, all’interno della Legazione di Bologna. Al Governo di Bazzano sono assoggettate le Podesterie di Castel Franco (al quale è appodiato Piumazzo) Crespellano (con appodiato Monte San Giovanni), Monte San Pietro e Monteveglio.
Attuali centri: Magazzino
Strumenti di corredo: Per l’archivio dei Vicariati e del Capitanato della Montagna di Bazzano: inventario analitico (1992); per l’archivio dell’Ospedale: elenco di consistenza; per l'archivio nel suo complesso: elenco di consistenza ed inventario analitico (1996)
Modalità di consultazione: Accesso tramite compilazione di apposito modulo. Il fondo Maria Pia Carnevali è attualmente escluso dalla consultazione in quanto oggetto di operazioni di riordino e di inventariazione
Sala di consultazione: La consultazione si svolge nelle sale della Biblioteca Comunale
Apertura: Sabato dalle 8,30 alle 12,30
Servizi: Orientamento nella ricerca. Fotocopie
Attività: Mostre ed incontri con scolaresche
Bibliografia: