Accesso: libero (a partire dal 14° anno di età) Accessibilità disabili: attraverso la biglietteria del Museo civico Archeologico (via dell’Archiginnasio 2) oppure attraverso l’ingresso di via de’ Foscherari (suonare il campanello e attendere la risposta)
Ambito tematico Umanistico (prevalenza delle discipline storiche, filosofiche, politiche, letterarie, artistiche, biografiche e bibliografiche; di particolare interesse la sezione dedicata alla cultura bolognese)
Patrimonio 850.000 volumi e opuscoli, 5 quotidiani in corso, 400 periodici in corso, 120.000 libri antichi (fino al 1830), 2.500 incunaboli, 15.000 cinquecentine, 8.500 manoscritti e 5.500 unità archivistiche, 45.000 documenti grafici (disegni, stampe sciolte, ritratti, fotografie, carte geografiche), oltre 300 documenti multimediali, collezioni digitali (Archiweb)
Sezioni e fondi speciali Sezione manoscritti e rari a stampa (compresi i fondi archivistici: oltre 200 archivi, carteggi e collezioni particolari); Gabinetto dei disegni e delle stampe
Servizi: Prestito, consultazione in sede (anche con prenotazioni on-line), catalogo ed opac, cataloghi speciali, reference, reference on-line, navigazione internet (4 postazioni), prestito interbibliotecario, document delivery, riproduzioni (fotocopie, scansioni, microfilmatura, ecc.), consultazione in remoto delle collezioni digitali
Spazi 4 sale per la consultazione in sede (220 posti), sala conferenze (150 posti), area espositiva
Attività: Mostre, presentazione di libri, incontri con l’autore, convegni, visite guidate e altre attività con le scuole (dalla terza media), pubblicazioni (periodico “L’Archiginnasio”; collana editoriale Biblioteca de l’Archiginnasio; cataloghi di mostre organizzate dall’istituto; mostre in rete; inventari a stampa; banche dati e raccolte digitali, newsletter)
Titolare Comune di Bologna | Istituzione Biblioteche
Storia della biblioteca La biblioteca Comunale nacque nel 1801 per opera del Dipartimento del Reno e raccolse il Patrimonio librario delle congregazioni religiose disciolte dai provvedimenti del periodo napoleonico (1797–1798) e dal Regno d’Italia (1866). La nuova biblioteca venne dapprima ospitata presso il Convento di San Domenico, poi trasferita nel 1838 nel Palazzo dell’Archiginnasio dove aprì al pubblico nel 1846. Il materiale venne organizzato per materia nel corso dell’Ottocento dal bibliotecario Luigi Frati e collocato nelle antiche aule dello Studio. Col tempo moltissime donazioni, oltre alle acquisizioni, arricchirono il Patrimonio della biblioteca. Importanti le raccolte che documentano la vita civile, politica e culturale di Bologna e del suo territorio, in particolare fondi librari ed archivistici di famiglie o persone (eruditi, collezionisti, politici e personaggi di spicco della vita cittadina).
Doni ed acquisizioni significativi di intere biblioteche e di archivi privati continuano fino ai giorni nostri
Storia dell’edificio Il Palazzo dell’Archiginnasio fu costruito nel 1562–1563 per volere del Legato pontificio su progetto dell’architetto Antonio Morandi detto Terribilia al fine di dare una sede unitaria all’insegnamento universitario. Nel 1803 cessò tale funzione e dal 1838 è sede della biblioteca. Le pareti delle sale, le volte degli scaloni e dei loggiati sono fittamente decorate da iscrizioni, stemmi e monumenti dei maestri e degli studenti dello Studio
Altri istituti/enti ospitati nell’edificio Società Medica Chirurgica, Accademia dell’Agricoltura
Bibliografia essenziale
Catalogo delle Biblioteche d’Italia. Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna, Istituto per i beni artistici culturali e naturali, Soprintendenza per i beni librari e documentari [a cura di], Roma, ICCU; Milano, Bibliografica, 2003, vol. I, pp. 36–46
Biblioteca comunale dell’Archiginnasio, Bologna, a cura di P. Bellettini, Fiesole, Nardini, 2001
L’Archiginnasio. L’Università, il Palazzo, la Biblioteca, Bologna, Credito Romagnolo, 1987