c/o Sede Municipale, Via S. Donato, 199 - CAP 40057 - GRANAROLO DELL'EMILIA

Tel. 051-6004310 - Fax 051-761617

L'archivio conserva le carte storiche del Comune di Granarolo dell'Emilia (1811-1965)

Fondi aggregati: Congregazione di Carità (1884-1940); Ente Comunale di Assistenza (1933-1964); Ufficio del Giudice Conciliatore (1867-1996); Opera Nazionale per la Protezione della Maternità e Infanzia (1932-1974); Patronato Scolastico (1960-1979); Casa di Riposo per Vecchi Lavoratori (1950-1971)

Le carte storiche sono collocate nell'ex sala consigliare, parzialmente idonea alla conservazione del materiale archivistico. L'archivio è stato recentemente riorrdinato ed inventariato. Ha subito danni ingenti nel corso della seconda guerra mondiale.

Il “Piano di aggregazione delle piccole comuni e di distrettuazione del Dipartimento del Reno”, elaborato dal governo napoleonico nel 1803 e posto in vigore nel 1805, unisce Granarolo, allora denominato “Viadagola”, al Comune di Cadriano, nel Cantone e Distretto di Bologna.
Nel 1810, Viadagola divenne Comune denominativo e, sempre inserito nel Cantone di Bologna, concentrò intorno a sé gli aggregati di Cadriano, Lovoleto e Quarto di Sotto.
Il restaurato dominio pontificio inserì Viadagola nel territorio di competenza del Comune di Ca' de Fabbri, appodiato di Castagnolo Maggiore.
Nel 1827, con il Motu Proprio di Leone XII, la comunità di Viadagola (comprendente Cadriano, Granarolo, Lovoleto e Quarto di Sotto) fu assoggettata direttamente al Governo di Castelmaggiore.
Nel 1875, in virtù del R.D. 11 ottobre n. 2738, il Comune ha mutato la propria denominazione da “Viadagola” in “Granarolo dell’Emilia”.
Attuali centri: Fabbreria di Cadriana, Lovoleto, Osteriola, Quarto Inferiore