Luigi ed Enrico Fantini: esploratori e artisti del territorio bolognese. Testimonianze, fotografie, disegni, incisioni e dipinti di un paesaggio che cambia nel tempo

Ricercaro Appenninico

cosa: mostre | musei

dove e quando:  Inaugurazione sabato 18 ottobre 2014, ore 17- Sala “Claterna” e Sala “G. Grandi”, Biblioteca Comunale, Piazza S. Allende 18, Ozzano dell'Emilia

 

Progetto sostenuto dalla L.R. 37/94 nell'ambito dell'attività dei Distretti culturali del territorio provinciale

 

 

Approda ad Ozzano la mostra itinerante - nata dalla progettazione del Distretto culturale San Lazzaro - dedicata alla figura originale e rilevantissima di Luigi Fantini ( S. Lazzaro di Savena 1895-1978), valoroso e pioneristico ricercatore autodidatta nei vari ambiti delle discipline naturalistiche, storiche e preistoriche dell’ Appennino bolognese. La mostra è accompagnata da un evento collaterale di grande interesse, un'antologica postuma su Enrico, nipote e collaboratore di Luigi per i volumi “Antichi Edifici della Montagna Bolognese”, che tanto doveva alle suggestioni del territorio ozzanese, soggetto sempre citato nelle sue molteplici realizzazioni. Una summa espositiva che si propone una rilettura dell’ottica originale e irripetibile di Luigi ed Enrico, che in modi e con strumenti diversi -  il primo dal punto di vista scientifico, il secondo da quello artistico - hanno indagato le valli tra Savena, Zena, Idice e Quaderna.

La duplice esposizione è realizzata nell'ambito del progetto "Ricercaro Appenninico", promosso e organizzato dal Distretto Culturale San Lazzaro in collaborazione con il Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa e con il sostegno della Provincia di Bologna - Distretti Culturali. Il progetto si propone di valorizzare, ripercorrere e rileggere l’ampio e articolato sistema vallivo circoscritto dai torrenti Savena, Zena, Idice e Quaderna, attraverso l’ottica originale e irripetibile di Luigi Fantini (S. Lazzaro di Savena 1895-1978), valoroso e pioneristico Ricercatore autodidatta nei vari ambiti delle discipline naturalistiche, storiche e preistoriche dell’ Appennino bolognese. Speleologia, mineralogia, paletnologia, archeologia, edifici di valore storico dell’Appennino bolognese, tradizioni e cultura locale costituiscono i principali itinerari culturali percorsi da Luigi Fantini, vocazioni “passionali” e come tali “sofferte”, ma che ancor oggi - più di allora - rappresentano valori assoluti di terre dove l’interazione fra i residui del paesaggio storico, le emergenze geo-archeologiche e i musei costituiscono un raro, quanto spontaneo, sistema di museo diffuso.

La mostra-evento consiste in un articolato allestimento itinerante di carattere comunicativo/espositivo, ospitato di volta in volta presso sedi istituzionali dei componenti del Distretto – Comuni di Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Ozzano Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena e il Centro Visita del Parco dei Gessi Bolognesi -e  integrato da eventi connessi al tema. Ad Ozzano la mostra su Luigi è per l'appunto integrata da un'esposizione dedicata al nipote Enrico Fantini, disegnatore grafico specializzato nell’illustrazione di libri di scienza, botanica, entomologia, e giovanissimo collaboratore dello zio con centinaia di disegni e migliaia di fotografie (di cui quattrocento pubblicate) per i volumi “Antichi Edifici della Montagna Bolognese”. Dedicato dal 1971 all’incisione, ha inciso più di 300 lastre (acqueforti, acquetinte, punte secche, vernici molli, ecc...) lasciando alla sua scomparsa un patrimonio culturale di grande importanza storica.

 
 
 
 
 

 
 
Data ultimo aggiornamento: 15-01-2015