Verso uno schema di DUP integrato con l'Agenda 2.0


L'Agenda 2.0 non è concepita come un ulteriore piano statico a sé stante, ma come un quadro di coerenza dei piani e dei programmi di settore; è uno strumento dinamico in continuo monitoraggio e aggiornamento che serve a leggere tutte le politiche della Città metropolitana in chiave di sostenibilità.
Per questo, subito dopo la sua elaborazione, è iniziata una sperimentazione che ha coinvolto, oltre alla Città metropolitana, altri quattro enti con l’obiettivo di integrare l’Agenda nei rispettivi Documenti unici di programmazione annuali (DUP): il Nuovo Circondario Imolese, l’Unione dei Comuni Reno Lavino e Samoggia, il Comune di Bologna e il Comune di Monte San Pietro.

Gli enti sperimentatori hanno:

  • posizionato il proprio Ente rispetto ai 26 obiettivi quantitativi dell’Agenda 2.0, mettendo a confronto i dati con i livelli territoriali di più ampie dimensioni (nazionale, regionale), mediante una valutazione della distanza da essi del territorio analizzato in base all’evoluzione nel tempo e misurata attraverso la metodologia Eurostat, che prevede la valutazione dell’intensità e del verso con cui l’indicatore si sta muovendo rispetto all’obiettivo prefissato attraverso il metodo delle frecce;
  • individuato le principali azioni già in atto o in via di attuazione, frutto di una ricognizione ad ampio spettro di strategie, piani, programmi e normative europee, nazionali, regionali, metropolitane e ove possibile comunali. Le azioni sono confluite nello “scenario programmatico”, laddove siano azioni già in atto o programmate; o nello “scenario obiettivo”, laddove ci si riferisca ad azioni di indirizzo di più lungo periodo contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nel Patto della Regione Emilia-Romagna per il lavoro e il clima e nel Patto per il lavoro e lo sviluppo sostenibile della Città metropolitana.
  • associato gli obiettivi dell’Agenda 2.0 agli obiettivi generali e specifici dei DUP 2022-2024 di ciascun ente e, eventualmente, gli indicatori del piano della performance correlati ai Target dell’Agenda ONU 2030 a cui si riferiscono tali obiettivi.


Sulla base dei risultati ottenuti ognuno degli enti sperimentatori ha elaborato un allegato al DUP 2022-2024 che nel caso della Città metropolitana ha il titolo “ Verso uno schema di DUP integrato con l’Agenda 2.0 per lo Sviluppo Sostenibile della Città Metropolitana di Bologna

In questo allegato sono contenuti i risultati della sperimentazione con la metodologia, i dati relativi all’ultimo anno disponibile e le azioni del DUP associate.
Questo documento serve ad accompagnare la presentazione aggiornata della situazione della Città metropolitana con l’illustrazione, per ciascun obiettivo, delle azioni:

  1. in atto o in via di attuazione, che fanno parte dello Scenario programmatico 2020-2021;
  2. contenute nel “Patto per il lavoro e lo sviluppo sostenibile della Città metropolitana” sottoscritto nel 2021, che fanno parte dello Scenario obiettivo;
  3. contenute nelle “Linee di mandato 2021-2026” del marzo 2022, cha fanno parte anch’esse dello Scenario obiettivo.

 

La situazione della Città metropolitana di Bologna nel confronto con quella nazionale può ritenersi molto positiva. Sono solo 4 gli obiettivi "rossi", perché:

  • sul 2.4. L’utilizzo dei fertilizzanti in agricoltura la Città metropolitana non ha alcuna competenza;
  • sul 11.6. I giorni di superamento del limite di PM10 si tratta di una situazione comune a tutta la pianura Padana e i giorni sono comunque meno di quelli del livello nazionale nel 2020 (42 Città metropolitana, 88 Italia). Le linee di mandato 2021-2026 prevedono l’attuazione delle strategie e dei progetti del Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS) e del Piano generale del traffico urbano (PGTU) del Comune di Bologna con la sua candidatura ad essere tra le prime 100 città europee che puntano alla neutralità carbonica entro il 2030, come stimolo e acceleratore importante per tutta la Città metropolitana;
  • sul 4.2. La partecipazione alla scuola dell’infanzia si tratta di un dato del Rapporto BES di ISTAT 2022 elaborato su informazioni del Ministero dell’Istruzione che è sottoposto a verifica, in quanto la copertura del servizio per i bambini di 4-5 anni a livello nazionale (96%) risulta superiore di quella dell’Emilia-Romagna (93,5%) e della Città metropolitana di Bologna (94,4%);
  • sul 1.2. La riduzione del numero delle persone a rischio povertà o esclusione sociale si tratta di un dato sicuramene preoccupante ma relativo all’insieme della Regione Emilia-Romagna.  

 

Gli obiettivi dell’Agenda 2.0, quindi, devono guidare l’azione politica e amministrativa delle istituzioni locali, e pertanto non basta presentare i dati. Occorre anche dire che cosa si sta facendo e cosa si intende fare per raggiungere gli obiettivi nelle situazioni più problematiche, e per mantenere e consolidare i risultati raggiunti nelle situazioni maggiormente positive, tenendo ben presente che cosa può fare la Città metropolitana su tutti questi temi, quali sono le sue funzioni fondamentali e quindi le sue competenze (per approfondire clicca qui )

La sperimentazione negli altri Enti
 
Materiali Conferenza metropolitana 26 luglio 2022