6 - Acqua pulita e servizi igienico sanitari

 
CONSULTA GLI INDICATORI
 
 

Principali azioni già in atto o programmate

Livello nazionale

6.3 Acque reflue urbane. È stato nominato un Commissario per le emergenze nel 2017 per risolvere i casi di violazione della Direttiva 91/271/CE. Nel 2014 gli investimenti necessari sono stati stimati in € 3 MLD con 3.000 progetti (EIR 2019, p. 28).

6.4 Perdite nella rete idrica. Piano nazionale di interventi predisposto da Arera, articolato nelle sezioni acquedotti e invasi con risorse disponibili a legislazione vigente e garanzia dello Stato. Piano straordinario di interventi urgenti, parte del Piano nazionale, finanziato con € 250 mil. dal 2018 al 2022 (legge n. 205 del 27.12.2017, art. 1, commi 516-525). È stato approvato il primo stralcio sezione acquedotti del Piano nazionale per € 80 mln (DPCM dell’1.8.2019).

6.6 Stato delle acque. Giudizio della Commissione europea sulla seconda generazione di Piani di gestione dei bacini idrografici 2016-2021: «Non vi sono informazioni chiare riguardo alla portata, alla tempistica e ai finanziamenti delle misure nel secondo ciclo di piani e non tutte le misure del primo programma sono complete (in particolare, la governance è stata indicata dall'Italia come un ostacolo all'attuazione delle misure) (EIR 2019, p. 27)».


Obiettivo stato delle acque: raggiungere un buono stato delle acque superficiali entro il 2015, e non oltre il 2027 in base alla Direttiva 2000/60/CE (42% nel 2018, EIR 2019). Obiettivo acque reflue urbane: attuare la Direttiva 91/271/CE la quale prevedeva che entro la fine del 2000 tutti gli agglomerati urbani con più di 15.000 abitanti, ed entro la fine del 2005 quelli con un numero di abitanti compreso tra i 2.000 e i 15.000, fossero dotati di reti fognarie.

 
Livello regionale

6.3 Acque reflue urbane. Investimenti dei gestori per € 17 mln nei nove agglomerati della regione di dimensioni fino a 2.000 abitanti equivalenti che erano sotto procedura di infrazione europea. Nel 2017 la Regione Emilia-Romagna è stata l’unica tra le grandi regioni a non avere riportato nessuna condanna o procedura di infrazione. (Confservizi, La gestione dell’acqua in Emilia-Romagna, 2019, p. 42).

6.4 Perdite nella rete idrica. Gli investimenti previsti dai gestori per questa finalità (€ 43 mil. nel 2018, € 48,5 mln nel 2019) sono circa il 16-18% di quelli complessivi per il comparto acquedotto. Nel 2016 il 23% della popolazione regionale era servita da gestioni nelle classi C e D (obiettivo - 4/5% l’anno di perdite) e il 40% nella classe B (-2% l’anno di perdite) (elaborazione a cura di ATERSIR).

6.6 Stato delle acque. Gli investimenti previsti nei bacini idrografici che comprendono la regione (Autorità di bacino Fiume Po dal 2017, prima anche Appennino centrale e Fiume Tevere) ammontano a € 978 mln nel periodo 2016-2021, dei quali ne risultano attuati circa il 26% nel biennio 2016-2017 (elaborazione a cura del Servizio acqua, aria e agenti fisici della Regione ER).

 
Livello metropolitano

6.3 Acque reflue urbane. Nella Città metropolitana vanno adeguati gli impianti di trattamento del 38% degli agglomerati tra i 50 e i 200 abitanti equivalenti (33) entro il 2030, del 30% tra i 200 a i 2.000 (23) entro il 2021 e del 10% con più di 2.000 (4) entro il 2021 in base alla DGR RER n. 569 del 15.4.2019. I gestori hanno programmato investimenti per € 15,3 mln per il periodo 2020-2023.

6.4 Perdite nella rete idrica. Le gestioni sul territorio metropolitano sono in classe B (HERA s.p.a.) e C (SORGAEQUA s.r.l.) con i relativi obiettivi annuali. Sono stati previsti investimenti a questo fine per € 12,6 mln nel 2019 e € 12,9 mln nel 2020 (elaborazione a cura di ATERSIR).

6.6 Stato delle acque. Per le trasformazioni urbanistiche con incrementi di superficie utile maggiori di 10.000 mq, obbligo di predisposizione di un bilancio dei consumi idrici e potabili a scala comunale o del contesto in cui è inserito l’intervento (PTM 2021, Norme, art. 3.7 comma 6). Limitazioni specifiche per la realizzazione di discariche e impianti per la gestione dei rifiuti e per l’esercizio di attività estrattive nelle zone di protezione di captazioni di acque superficiali e sotterranee (PTM 2021, Norme, art. 2.5 e 2.6).

 
Livello Comune di Bologna

6.6 Stato delle acque. Uniformare le ordinanze dei Comuni per il risparmio di acqua nel periodo estivo a causa del cambiamento climatico; interventi per il risanamento della qualità dell’acqua nel Torrente Aposa e nel Bacino del Navile (AMSS 2019, sezione Qualità delle acque. Inserito nel Programma degli interventi del servizio idrico integrato 2014-2017 di ATERSIR). Mantenere in alveo le portate naturali e ridurre i prelievi da acque di falda. Migliorare la qualità delle acque superficiali. (PUG adottato 2020, Documenti di VALSAT, azioni 1.2d e 1.2e, p. 38).

6.4 Gestione sostenibile risorsa idrica. Adesione di Hera dal 2018 allo standard internazionale Alliance for water stewardship (AWS), promosso dal Global Compact delle Nazioni Unite per rilanciare l’impegno delle aziende nella gestione sostenibile della risorsa idrica finalizzato a ridurre l’impatto idrico sul territorio. Dal 2020 è stato intrapreso il percorso di certificazione per la centrale di potabilizzazione di Val di Setta a Sasso Marconi attesa per il 2021 (Hera, Report in buone Acque 2019, 12° edizione, pag. 59).